Grazie a un graditissimo invito di SAS Italy, martedì 16 giugno ho fatto, insieme alla mia compagna, un bel giretto per EXPO. Il primo e di certo non l’ultimo, per quanto mi riguarda.
Per dovere di cronaca devo dire che, e questo non è colpa di nessuno, la giornata è stata rovinata da un tempo che a giugno, che mi ricordi io, non ho mai visto: picchi di 16 gradi con una pioggia che nemmeno nei filmati del Guatemala si vede!
Per fortuna il Decumano è coperto, ma pioveva talmente tanto che anche al chiuso ti bagnavi.
In ogni caso, a me piace vedere i lati positivi anche in quelli negativi e se nel butto tempo c’è un lato positivo è proprio quello che le file ai padiglioni, a volte interminabili, si assottigliano.
Siamo così riusciti a vedere con pochissima coda alcuni dei padiglioni più ambiti, quelli nei quali in genere non si entra prima di un’ora di attesa, ovvero quello dell’Austria, degli Emirati Arabi e della Germania.
Ovviamente ne abbiamo visti anche altri, tipo gli USA dove io, in pieno contesto EXPO, mi sono fatto un OTTIMO hamburger vegetariano :)
Austria
In pratica è stato ricostruito un bosco, uno di quelli di cui l’Austria è decisamente piena. Piante, terra e acqua si fondono in un padiglione che genera chili di ossigeno al giorno e che brucia chili di anidride carbonica.
Il consiglio che vi voglio dare è semplice, se volete respirare, respirare DAVVERO, andate in Austria. E’ una sensazione piacevolissima e strana… ci si immerge in un mondo.
Emirati Arabi Uniti
Qua sono due i temi di spettacolo predominanti, il primo è la tecnologia, una introduzione in un mondo 3D che ha dello spettacolare poi il tutto vira verso l’emozionale, con un bellissimo video a 360 gradi in cui viene raccontata una storia… dove si fa storytelling insomma.
Alla fine di tutto, in una nuova sezione, si gode di un filmato ENORME in un 3D spettacolare in cui si spiega cosa NOI possiamo e dobbiamo fare per salvare questo pianeta e renderlo vivibile, cosa NOI dobbiamo fare per essere sostenibili. Cosa che adesso non siamo.
Germania
Questo è stato il mio preferito. I tedeschi, quando ci si mettono, sanno fare le cose meglio degli altri, porca puttana.
Il padiglione è un museo interattivo, di fatto. Ed è bellissimo.
Ma non è solo un luogo in cui vedere delle banali colture o degli stupidi semi, è un luogo in cui si vedono le sinergie tra le cose e dove siamo in grado di capire il perché tutto funziona SOLO insieme.
Dalle api al fertilizzante naturale, dal vento alla pioggia, dalla fermentazione alla conservazione tutto, TUTTO, è collegato all’interno di un sistema, di una catena.
Ecco, questo è il messaggio che passa anche dallo spettacolo musicale finale: tutto è parte di un sistema, anche noi: non ne siamo al di sopra, ne siamo parte.
Come al solito la cosa che preferisco fare è cercare di capire cosa dice la gente, cosa pensa di quello che ha appena visto. Mentre alcuni di voi penseranno che mi faccio i cazzi degli altri, in realtà io credo di sentire “il polso” delle cose, ascoltando e guardando.
In effetti le reazioni sono state in sostanza 3:
Gli stupefatti
Adulti che prendono coscienza del fatto che qua sta andando tutto a rotoli e che, guardando i propri figli, capiscono che non dovremmo fare qualcosa domani ma DOBBIAMO fare qualcosa adesso.
Scettici
Quasi tutti adolescenti che tirano fuori cazzate tipo “si ma queste cose e le fanno vedere solo per farti sentire in colpa”. Probabilmente una generazione in parte bruciata dai loro genitori, da quelli della mia età che non hanno mai avuto rispetto per nulla. E questo è il messaggio che hanno passato ai loro figli.
Affascinati
Quasi tutti bambini. Quelli che danno la speranza.
Per loro è normale imparare e se gli insegni che non sono al di sopra delle cose ma sono parte di un sistema per loro sarà normale fare parte di un sistema e quindi rispettarlo.
Non siamo al di sopra del sistema, noi SIAMO il sistema.
In tutto questo mi rimangono alcuni dubbi, primo tra tutti il fatto che non abbiamo più tempo per sistemare le cose e che quindi, o cambiamo TUTTI molto in fretta o non ce la facciamo.
O gli scettici e gli stupefatti si danno una mossa ORA oppure non avremo molto da tirare avanti: il sistema è compromesso e ha quasi raggiunto lo stato critico… o ci diamo una mossa, tutti, o ciaone.