La stragrande maggioranza dei consumatori è soddisfatta, ferma, contenta di ciò che ha.
Non vuole sostituire nulla né adattarsi alle novità, e il marketing non ha il potere di costringerla a farlo.
L’unica possibilità per promuovere il successo di un prodotto è di venderlo a coloro che amano il cambiamento, che s’infiammano per le novità, che sono attivamente alla ricerca dei nuovi prodotti proposti, nella speranza che l’idea si diffonda e riesca a passare dagli adottatori precoci al resto della curva.
Occorre creare un prodotto che sia sufficientemente straordinario da attrarre gli adottatori precoci, ma sufficientemente flessibile e accattivante perché costoro possano diffondere facilmente l’idea lungo il resto della curva.
L’essere straordinari comporta il rischio di non piacere a qualcuno, e questo fa parte della definizione stessa del termine «straordinario».
Nessuno ottiene mai l’approvazione unanime di tutti.
Questo passaggio emblematico è tratto dal grande classico “La Mucca Viola” di Seth Godin e a mio avviso è illuminante per un motivo: è impensabile e sconclusionato credere di essere straordinari e quindi di piacere ad una grande massa di persone.
La famosa “massa critica” la si raggiunge con qualcosa di straordinario ma che tuttavia prima abbia convinto coloro che amano il cambiamento, che s’infiammano per le novità quindi, di fatto, agli adottatori precoci.
Se avete qualcosa di straordinario è a loro che dovete puntare per arrivare agli altri, ai “nerd” del vostro settore.
Tutto questo lo trovate in “Condivide et Impera #Reloaded“ ovvero il più bel libro AL MONDO che ci guida alla scoperta di come funzionano le relazioni interpersonali online, ci spiega cosa sono le digital PR (e perché non si possono equiparare alla pubblicità tradizionale) e ci dà gli strumenti per affrontare nel modo migliore la gestione della reputazione online. Su Amazon e in libreria, a voi la scelta del campo ;)
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