Un sacco di volte ho scritto post sulla tecnologie e in particolare sulla tecnologia mobile e tutte le volte ho scritto che un problema affligge il nostro “mondo digitale”: è del tutto inutile fare dispositivi sempre più veloci, potenti e di fatto muscolari, se poi le batterie durano sempre meno.
L’altro giorno un amico mi diceva “la chiamano tecnologia mobile ma in effetti siamo sempre attaccati al filo della corrente“.
Ecco, quindi la ricarica diventa non solo un utilizzo necessario ma quando è veloce e ci permette di fare anche altro, insieme alla ricarica stessa, allora diventa una forma di … di servizio.
Parliamone con Igor, che mi sa che abbia le idee più chiare delle mie.
D) Ciao Igor e grazie per il tuo tempo. Vuoi fare una tua breve presentazione e dirci che ruolo occupi nel progetto?
R) Ciao Rudy, sono Igor Spinella, ingegnere meccatronico, ex ricercatore universitario ed ora startupper. Sono il CEO di Eggtronic, che è la start-up innovativa di cui sono fondatore, scelta dal ministero dello sviluppo tra le 69 più promettenti d’Italia. Ci occupiamo di elettronica di consumo: accessori, gadget e tecnologie capaci di migliore il mondo… mica male eh?
D) A quali domande rispondete? Dacci dei perché. Spiega in modo semplice di cosa si tratta, come se lo dovessi spiegare ad un anziano… come me.
R) Ci siamo accorti che esistono problemi irrisolti, bisogni nascosti ai quali nessuna grande multinazionale dell’elettronica di consumo, che si chiami Apple o Samsung, vuole dare risposta.
Faccio un esempio, che poi è anche il cuore delle nostre idee, la ricarica… senza energia qualsiasi nostro device tecnologico ci lascia a piedi, c’è poco da fare.
Eggtronic vuole trasformare in realtà idee veramente smart che aiutino a risolvere i nostri problemi quotidiani, proprio a partire dal tema della ricarica.
Ed ecco la nostra attività di ricerca che si è concretizzata in un primo prodotto, HUB IT, che “mette assieme” tanti prodotti diversi in modo intelligente e con un’integrazione ed una modularità che vanno incontro alle vere esigenze degli utenti. HUB IT è al contempo una stazione di ricarica veloce di TUTTI i propri device, ma proprio tutti, dallo smartphone, ai tablet, agli smartwatch, ed a molto altro ancora, ma è anche un Hub USB 3.0 per scaricare un film in full HD dalla propria chiavetta in pochi secondi.
Sembra semplice? Bene, finora non esisteva un hub che svolgesse bene queste due funzioni. Carichi bene? Allora niente scambio dati! Trasferisci i dati in un lampo? Allora la ricarica è una lumaca. Ci siamo semplicemente detti, perché non far di meglio? E in più abbiamo tolto tutti i grovigli di cavi grazie a connettori riavvolgibili integrati, ma personalizzabili, e grazie alla ricarica wireless qi integrata.
Vedi? Abbiamo semplicemente messo a punto qualcosa di VERAMENTE funzionale all’utente: è così che progettiamo i nostri prodotti. Ci chiediamo come offrire qualcosa di veramente utile, funzionale, pratico e bello per le persone.
E questa è solo la prima delle idee: abbiamo anche dei brevetti che pensiamo potrebbero cambiare il mondo come lo conosciamo oggi… vuoi un assaggio di “cosa bolle nella pentola dei brevetti Eggtronic?
D) Magari! Quali sono le idee future?
R) Intanto premetto che sono idee di ricerca più di base rispetto ad HUB IT, che è un prodotto finito.
Abbiamo inventato un sistema incredibile…immagina che il tavolo e la parete di casa tua o del tuo ufficio siano in grado di alimentare senza fili tutto…telefoni, computer, televisori, hi-fi, luci…niente più fili, canaline, ciabatte…niente di niente! Tutto viene alimentato dalla scrivania, o dalla parete, in modo sicuro ed ecologico.
D) Sembra fantastico! Ma è facile da realizzare?
R) Eh, magari fosse facile! Diciamo che stiamo investendo TUTTI i profitti che derivano da HUB IT per far crescere la nostra idea, ma dobbiamo assolutamente crescere e trovare risorse perché i costi di queste ricerche sono proibitivi.
D) A chi vi rivolgete?
R) A tutti!!! Vuoi sapere come facciamo a capire se un’idea ci piace veramente o no, tra le tante che ci vengono? Niente business plan, analisi di mercato o altro…questi sono strumenti fondamentali, ma che usiamo solo in un secondo momento.
Innanzitutto usiamo il test dello spazzolino da denti! Creato da Larry Page, CEO di Google.
Un test semplice e geniale. Basta chiedersi (e rispondere onestamente): questa idea, se fosse conosciuta da chiunque nel mondo, sarebbe utilizzata almeno due volte al giorno come uno spazzolino da denti?
Pensateci bene, il nostro HUB IT supera il test dello spazzolino! Lo usi a casa, in ufficio, in hotel, in sala riunioni, lo usi sempre, ovunque tu abbia bisogno di caricare i tuoi device, che sono sempre di più…puoi scambiare dati e caricare tutto velocemente e contemporaneamente, sia con i cavi che via wireless, dal telefono al Nintendo, passando per mille (anzi oltre 10000) dispositivi diversi, HUB IT risolve tanti piccoli problemi quotidiani, con ordine e stile, veramente ad un pubblico molto vasto di potenziali utenti.
D) In che modo veicolate il progetto? Avete un piano di ADV, con il passaparola, con i piccioni viaggiatori? Come fate sapere al mondo che esistete?
R) Eh, tocchi una nota dolente…quando sei una piccola startup con risorse limitate nel campo dell’elettronica di consumo, forse servono veramente i piccioni viaggiatori! Quello dell’elettronica è un mondo di visibilità “muscolare”, ripetizione dei messaggi ovunque: spot pubblicitari, giornali, blog, adwords, social, cartelloni pubblicitari, negozi e chi più ne ha più ne metta. Anche perché il pubblico è sempre più bombardato di messaggi e quindi sempre più refrattario.
Per noi “nanerottoli” è veramente dura, ma ce la mettiamo tutta: social, passaparola, sfruttiamo la bontà del prodotto per farci recensire da blogger e giornalisti che (quando si accorgono di noi) poi sono sempre piacevolmente colpiti. Iniziative low cost, con una crescita che si sostiene con un duro lavoro quotidiano, ma che pian piano sta dando i suoi frutti. Ma ancora c’è veramente tanta strada da fare per avere una visibilità minima utile a sostenersi.
D) Chi fa parte della partita? Quanti siete, chi siete e come siete strutturati? No, non sono della DIGOS ;)
R) Siamo quattro gatti! O meglio otto gatti, molti dei quali ingegneri. In più c’è una persona che si occupa degli aspetti finanziari, i business angel che mi danno supporto legale, industriale e strategico, e adesso stiamo aggiungendo al team una persona che si occupa di marketing (finora me ne sono occupato io ad interim, ma meglio lasciar fare a chi ne capisce più di me al riguardo).
Presto aggiungeremo altri ingegneri e persone che si dedichino a tempo pieno alle vendite (anche di questo aspetto per ora mi occupo io, ma con tanta voglia di passare la palla a chi ne capisce più di me al riguardo).
D) Presumo avrete intenzione di guadagnare dal vostro lavoro di intelletto: se sì da quando? E in che modo?
R) Il piano di crescita è ambizioso e il modo di guadagnare (il cosiddetto business model) è in continua evoluzione, in funzione dello stadio dell’azienda. Già oggi abbiamo sufficienti ricavi utili a sopravvivere e reinvestire qualcosa per i nostri progetti più ambiziosi. La nostra fonte di reddito deriva dalla progettazione in conto terzi (sviluppiamo progetti elettronici di altre aziende) e chiaramente dalle vendite di HUB IT.
Adesso stiamo cercando faticosamente e tenacemente di far conoscere HUB IT e finanziarci per quanto possibile l’attività di ricerca che è il fiore all’occhiello di Eggtronic: i brevetti di cui ti parlavo, che per ora assorbono risorse incredibilmente alte. Non immagini che costi ingenti dobbiamo sostenere! I brevetti sono carissimi, e la strumentazione è scandalosamente costosa! Anche per questo cerchiamo di promuovere HUB IT il più possibile, per autofinanziarci i progetti più ambiziosi.
Ed in futuro il modello di business verrà ancora modificato…da un lato continueranno a coesistere la progettazione in conto terzi e la produzione di prodotti innovativi destinati al grande pubblico, dall’altro speriamo che le tecnologie (crediamo rivoluzionarie) sulle quali lavoriamo nell’ombra riescano ad interessare un qualche colosso dell’elettronica (la Samsung o la Apple di turno), magari pagandoci una piccola royalty A quel punto dopo anni di fatiche e di lavoro ininterrotto,ci scapperà una vacanzina di almeno 10 giorni, che non faccio da anni!
D) Che cosa manca in Italia per poter sviluppare idee competitive?
R) I capitali, e soprattutto un metodo razionale e la voglia di investirli in modo efficace e tempestivo. Onestamente vedo un approccio particolare al mondo delle startup…mille idee delle quali a dir la verità ben poche “disruptive”, come va di moda dire oggi. Mi viene in mente una battuta…oggi se vuoi aprire una salumeria devi dire che vuoi fondare una startup innovativa che si occupa di sliced food delivered on demand. Risultato? Capitali dati a pioggia a iniziative magari utili, ma che sicuramente non cambiano il mondo.
A mio avviso gli investitori dovrebbero utilizzare criteri di scelta rapidi, ma selettivi, e sulle poche idee veramente rivoluzionarie puntare senza esitazioni o ritardi, il test dello spazzolino da denti di cui sopra…Un’idea può essere utile a tutta la popolazione del mondo almeno due volte al giorno, come lo spazzolino da denti? Allora investi tutto quel che puoi e accelerane la crescita. Altrimenti no. Semplice!
Invece il modello italiano è fatto di pochi capitali distribuiti su troppe idee, e su valutazioni (le cosiddette due diligence) spesso troppo lunghe, che fanno invecchiare le idee soprattutto in un settore come il nostro, dove tecnologia e velocità vanno a braccetto.
I segnali positivi comunque ci sono: vedo che qualcosa sta cambiando e sono veramente ottimista su un miglioramento sia della qualità delle startup, sia delle capacità degli investitori di essere strumento di crescita veloce delle buone idee, che spesso se sono veramente disruptive hanno bisogno di risorse ingenti prima di dare un ritorno economico che, quando arriva, è spropositato…Google, Facebook, Apple insegnano…
D) Che cosa abbiamo in Italia che ci permette di creare idee competitive? Quali sono i vostri quid?
R) Questo è un mistero!!! Ma veramente ci pensi che paese incredibile è l’Italia? I romani, Dante, Petrarca, il Rinascimento, Michelangelo, Leonardo, e poi inventori, matematici e scienziati incredibili come Fibonacci, Ricci-Curbastro (poco conosciuto al grande pubblico, ma grazie alla sua opera sul calcolo tensoriale Einstein ha potuto formulare la Teoria della Relatività), Meucci, Marconi, Fermi, e chissà quanti altri ancora!
Non so cosa abbiamo nel DNA noi italiani, ma in tutti i campi il nostro quid, come lo chiami tu, è la creatività, ecco che vengono fuori grandi idee…che sia arte, fisica, matematica, ingegneria, moda, design o food, siamo veramente un passo avanti!
E spero proprio che il quid in più di noi di Eggtronic sia proprio questo: esser capaci di trasferire la creatività italiana in un settore, quello dell’elettronica di consumo, che per ora è il grande assente del nostro paese dai tempi del grande Adriano Olivetti, ma che è uno dei campi trainanti della new economy mondiale. Noi ce la stiamo mettendo tutta!
D) Una curiosità. Da cosa deriva il nome Eggtronic?
R) E’ un gioco di parole. Suona come “Electronic”, quindi elettronica, però lo abbiamo cambiato in EGGtronic, come uovo, perché l’uovo rappresenta proprio quel che ti dicevo prima: come l’uovo di colombo, idee semplici e rivoluzionarie, nel campo dell’elettronica. E poi l’uovo ha una forma minimale e perfetta, ed il tuorlo è arancione, il mio colore preferito, forse perché capace di trasmettere ottimismo, allegria ed energia, indispensabili quando si lavora in una startup!
D) Pitch & Drink (pitchndrink.com) è il progetto che unisce l’utile al dilettevole rendendolo profittevole. Hai presente un aperitivo in cui si beve un buon drink e si gusta un buffet? Ecco, aggiungi startup e networking ed avrai Pitch & Drink con i quali, in questo momento, ti sto mettendo in contatto per continuare a parlare del vostro progetto. Che te ne pare?
R) Penso che sia una bella idea! Il networking è proprio l’elemento che può aiutare a trasformare un lavoro faticoso di mesi in un risultato concreto. Quindi ben vengano iniziative di questo tipo, soprattutto se aiutano anche a far conoscere e condividere reciproche esperienze, per darsi reciproco supporto, idee, e spunti per fare sempre meglio startup in Italia.
D) Fai un appello. Che sia qualcosa che vuoi chiedere, come soldi o aiuto, oppure qualcosa che vuoi dire, come mandare tutti a quel paese oppure benedire tutti quanti.
R) Benedizioni e maledizioni le lasciamo ad altri! :-D Invece faccio un appello molto semplice. Parlare di una startup come Eggtronic è il primo modo per essere d’aiuto. Acquistare HUB IT, è un aiuto ancora più grande, direi gigantesco.
Con le nostre sole forze, risorse limitatissime ed un team di poche persone, siamo riusciti a creare un prodotto che è stato scelto tra i migliori 15 dell’anno negli USA, patria della tecnologia di consumo.
I complimenti ci piacciono, ma per continuare lo sviluppo ambizioso che abbiamo in mente, con tecnologie sempre più avanzate e brevetti che potrebbero cambiare il mondo, ci serve che scegliate il nostro HUB IT, acquistandolo.
Non vi deluderemo: vogliamo cambiare il mondo, e vogliamo farlo con un’azienda tutta italiana come Eggtronic!
Di seguito i riferimenti online per saperne di più, e grazie a Igor Spinella.
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