Una delle motivazioni principali che spinge le persone a non vaccinarsi è la paura del fatto che questo sia un vaccino sperimentale, rischioso a breve e lungo termine.
Secondo chi afferma questa tesi, chi si vaccina si ammalerà gravemente o peggio, se ne andrà del tutto, nei prossimi anni.
Ora, sono quasi 9 i miliardi di dosi somministrate al mondo di cui 108 milioni solo in Italia, con una copertura di quasi il 90% (in Italia) con almeno una dose tra gli over 12.
Se i no vax hanno ragione sul serio, 48 milioni d’italiani e oltre la metà della popolazione terrestra scomparirà o sarà orrendamente incasinata da mutazioni di qualche tipo.
Ma chi sarebbero i “sopravvissuti”?
Di certo possiamo dedurre chi NON sarebbero, ovvero dottori, visto che chi opera nel settore medico è obbligato a vaccinarsi, con le conseguenze di cui sopra.
Morale della favola, in Italia si troverebbero a rimanere vivi e sani poco più di un 10% di quelli che oggi hanno sopra i 12 anni ma senza più medici e, suppongo, senza nemmeno un’assistenza sanitaria di qualche tipo, visto che un 10% di popolazione farebbe fatica a gestire le cure dei mutati e lo “smaltimento” di quelli che non ci sono più.
Senza parlare del fatto che in paesi “meno sviluppati” ci sono meno vaccini quindi vi sarebbero enormi pressioni migratorie (che a quel punto diverrebbe invasioni, vista la mancanza di economie floride verso cui migrare) di fatto impossibili da gestire.
Mi pare la storia di quelli che scavano buche e bunker con la CERTEZZA che avverrà una catastrofe nucleare, andando poi a finire in due modi: uno, la catastrofe nucleare non arriva ed hanno scavato per niente o due, l’ecatombe nucleare arriva e si trovano soli, in un mondo distrutto e senza poter dire a nessuno “te l’avevo detto”.