Se la comunicazione è sempre stata, ed è, idolatrata come un’arte complessa, lucida, elevata et articolata, la divulgazione è sempre stata la figlia di serie B.
Come dire, comunicare è fiko, divulgare è da sfikati. GROSSO errore…
Comunicare significa
Rendere comune, far conoscere, far sapere; per lo più di cose non materiali
Far conoscere, ragazzi, far conoscere porco giuda! Fare sapere agli altri qualcosa che noi sappiamo o che abbiamo imparato o che vogliamo diventi pubblico e che sentiamo necessario condividere. Esatto… condividere, la comunicazione è prima di tutto condividere.
Divulgare vuol dire Rendere accessibili a un più vasto pubblico, per mezzo di un’esposizione semplice e piana, nozioni scientifiche e tecniche
Questa è la mia preferita, la figlia della serva è in realtà una super fikata. Divulgare deriva da vulgare ossia diffondere tra il volgo. Parlare alla gente, rendere accessibili a un più vasto pubblico, per mezzo di un’esposizione semplice e piana, nozioni scientifiche e tecniche. Di fatto spiegare cose a persone che altrimenti non sarebbero mai state in grado di capire o che non avrebbero mai avvicinato.
Luciano De Crescenzo dice, e per me è geniale, che la divulgazione è rappresentata da quei tre scalini che si usano in biblioteca per arrivare ai libri che stanno più in alto.
Ammorbare invece vuol dire Infastidire, annoiare…
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