Secondo una statistica del BLS, l’ufficio riguardante le statistiche sul lavoro degli Stati Uniti, l’ultimo decennio vede alcuni lavori in rapidissima crescita in termini di posti in creazione e di retribuzione media, e di lavori in netto calo.
Andiamo ad analizzare i primi della lista, i mestieri in “crescita”:
Tra i lavori sempre più ricercati troviamo:
– Tecnici dell’assistenza alle turbine eoliche
– Infermieri
– Installatori di pannelli solari fotovoltaici
Qui vediamo proprio i tempi che cambiano. Cerchiamo più energia elettrica da fonti rinnovabili e questo richiede personale sempre più qualificato. La generazione dei “boomer” (senza alcuna connotazione negativa) sta invecchiando e questo porta alla ricerca di profili sanitari, lavoraccio sempre più impegnativo e molto molto faticoso.
Quali sono invece le professioni in rapida discesa, ovvero che pare stiano sparendo?
– Elaboratori di testi e dattilografi
– Addetti al controllo dei parcheggi
– Operatori dei reattori nucleari
Nella maggior parte dei casi, parliamo di tutti quei lavori sostituiti dalla tecnologia e dall’automazione o perché, in alcuni casi, manca il modo di lavorare… se non ci sono reattori, per esempio.
Si perdono dei lavori ma se ne guadagnano altri. Una cosa è certa, più andremo avanti, più il mondo del lavoro richiederà specializzazioni specifiche e sempre maggiormente fuse tra loro e questa, io credo, sarà la vera rivoluzione del lavoro. La specializzazione fusa con quelle che quelli bravi chiamano le soft-skill.
Come vedete il futuro del lavoro? Vi spaventa o lo vedete roseo?
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