Ci sono molti modi per definire il genio, uno dei più affascinanti e conosciuti è quello usato nel film Amici Miei ovvero fantasia, intuizione, colpo d’occhio e velocità di esecuzione, ma penso che la creatività geniale sia di più.
Credo che la creatività geniale debba essere banale.
Prima di pensare che io sia impazzito, seguitemi: intorno alle 19 di domenica sera, durante una pausa del Super Bowl, circa 100 milioni di americani hanno visto comparire sui propri televisori un Qr-Code e l’hanno seguito rimbalzare per un minuto da un lato all’altro dello schermo su un semplicissimo sfondo nero.

Il quadrato cambia ad ogni giro dello sfondo prendendo i colori classici dei videogiochi da bar anni ‘80: giallo, rosso, verde e viola, il tutto ritmato da una musica semplice e allegra.
Sembrava di vedere un arcade da sala giochi, lo schermo di un cabinet, ma senza capirne il senso.
Chi lo ha inquadrato con lo smartphone per pura curiosità ha letto la frase: “Ora che abbiamo la tua attenzione, vorremmo annunciare che stiamo regalando…”
La trovata geniale è di Coinbase, la più importante e conosciuta piattaforma di criptovalute al mondo che ha regalato 15 dollari in Bitcoin a chi si è unito alla piattaforma, con il risultato di sdoganare le cripto al grande pubblico mainstream e far crollare i server di Coinbase stesso per i troppi accessi. Un risultato strabiliante e fuori dalle aspettative.
Un quadrato colorato che rimbalza su di uno sfondo nero. Banale, no?
Si, certo, ma DOPO che l’ha già fatto qualcuno.
La genialità è una cosa che risulta banale DOPO che qualcuno l’ha già realizzata. La creatività è la capacità di definire e strutturare in modo nuovo le proprie esperienze e conoscenze, di fatto, manipolando quello che si ha già. Ecco perché qualcosa di geniale, dopo che l’abbiamo visto, ci risulta banale.