Tra le moltissime cose che avrei sempre voluto fare nella vita, e che non sono mai riuscito a portare a termine, c’è anche suonare uno strumento. Forse la chitarra…. boh. In ogni caso troppa fatica, tempo, sbattone.
Ma chissà, forse la tecnologie e Internet ci possono venire incontro… Parliamone con Michele Falconi che ne sa più di me.
D) Ciao Michele e grazie per il tuo tempo. Vuoi fare una tua breve presentazione e dirci che ruolo occupi nel progetto?
R) Ciao Rudy, grazie a te! Mi chiamo Michele Falconi, 30 anni e sono uno dei 5 Co-founder di Cleffy. Per adesso mi sto occupando della parte di Marketing e Comunicazione, anche Social del progetto. Ma io sono nato come sviluppatore web, quindi, in ogni caso do una mano anche in quel senso.
D) A quali domande rispondete? Dacci dei perché. Spiega in modo semplice di cosa si tratta, come se lo dovessi spiegare ad un anziano… come me.
R) Come posso imparare a suonare uno strumento in modo semplice ed economico? Con Cleffy! E’ un sito web che risolve il problema di chi vuole imparare a suonare uno strumento musicale. Per farlo adesso servono sicuramente impegno, costanza, tanto tempo e quindi anche tanti soldi. Oggi, con i ritmi frenetici a cui siamo abituati, è anche molto difficile organizzarsi. Cleffy ti permette di farlo da casa, magari la sera, nel poco tempo che hai: è un maestro virtuale che ti assegna esercizi, ti parla, ti ascolta, il tutto con il solo uso del PC e del microfono. Cleffy è in grado di capire se stai sbagliando e nel caso, ti corregge. Potremmo dire che è la trasposizione in musica di Babbel o Duolingo, le famose app per imparare le lingue.
D) A chi vi rivolgete?
R) Il nostro pubblico è chiaramente vario, ma abbiamo individuato come nostro target principale tutti i ragazzi dai 15 ai 25 anni, di lingua preferibilmente anglofona. Questo non significa che gli altri non possono imparare con Cleffy, è davvero molto intuitivo. Inoltre essendo il team Italiano, abbiamo pensato di tradurre tutto per i nostri compaesani! :)
D) In che modo veicolate il progetto? Avete un piano di ADV, con il passaparola, con i piccioni viaggiatori? Come fate sapere al mondo che esistete?
R) Già da qualche settimana ci stiamo attivando per contattare quanti più influencer possibili. Da Twitter a Facebook, da blogger a professionisti della musica, ma la cosa è più difficile per noi in quanto nessuno ci conosce ancora in Italia, pensa dall’altra parte dell’oceano. Comunque stiamo facendo una forte campagna di ADV su Facebook, per partire poi anche con ADWords su Google nel periodo della campagna di Kickstarer. Per il resto, stiamo facendo un ottimo lavoro di SEO nel nostro sito, viste le esperienze nel campo.
D) Chi fa parte della partita? Quanti siete, chi siete e come siete strutturati? No, non sono della DIGOS ;)
R) Siamo 5 ragazzi: Matteo Annibali, Michele Falconi, Davide Filiaggi, Simone Lucidi e Marco Marini e la nostra è una storia simpatica. Di vista ci conoscevamo già da un po’, dal momento che siamo quasi tutti marchigiani (da San Benedetto del Tronto ad Ascoli Piceno). Il nostro gruppo si è però consolidato allo Startup-Week di Ascoli Piceno, vincendo la prima edizione. Questo ci ha dato la voglia e la forza di continuare il progetto, ed ora eccoci qui. Il più giovane di noi ha 20 anni, il meno giovane 37, quindi abbiamo un’età media molto bassa, e questo è positivo per quanto riguarda l’energia, ma lo è altrettanto per quanto riguarda l’esperienza, visto il bagaglio che ci portiamo dietro! Siamo in arresto? :)
D) Presumo avrete intenzione di guadagnare dal vostro lavoro di intelletto: se sì da quando? E in che modo?
R) Non abbiamo ancora intenzione di fare volontariato, perché attualmente non possiamo permettercelo. Tutto ha un costo, a partire dal nostro tempo. Ma la logica sarà quella di un abbonamento freemium, con l’acquisto di corsi di determinati strumenti. Quindi, provi Cleffy gratuitamente e se ti piace, continui il corso acquistandolo, ma i prezzi, ve lo assicuro, saranno alla portata di tutti.
Lo spirito per cui è nato il progetto, è più grande di quello che potrebbe essere il nostro futuro lavoro. L’idea di poter insegnare a suonare uno strumento in modo per lo meno più facile ed economico è forte in ognuno di noi, che tanto amiamo la musica. La consideriamo una prima necessità, perché suonarla dovrebbe essere complicato?
D) Che cosa manca in Italia per poter sviluppare idee competitive?
R) Quello che ho notato io, almeno dalle mie parti, è la quasi totale assenza di una conoscenza della startup e delle sue potenzialità. Qualcosa si sta muovendo e di questo sono felice, ma molti ragazzi, anche più giovani di me, non hanno chiaro di cosa sia. Io sono dell’idea che le nostre scuole superiori potrebbero già seminare l’idea di startup, in qualsiasi indirizzo, perché non è una prerogativa di nessuno, tutti possono tentare, e avere le idee chiare, beh, aiuta tantissimo!
D) A proposito di idee competitive, eventi come Edison startup challenge sono rivolti a startup innovative con non oltre tre anni di vita. Pensi che le grandi aziende “affermate” dovrebbero investire nelle startup oppure che non lo debbano fare per non creare la loro stessa concorrenza del futuro?
R) Quello che penso io è che, almeno in Italia, si investe troppo poco nelle startup, che attualmente sono in crescita. Sono una risorsa meravigliosa per far ripartire questo paese, energia pura. Molti imprenditori e aziende stanno cominciando a capirlo, ma gli investimenti sono ancora senza rischio, con cifre davvero ridicole e questo non fa altro che far scappare all’estero le idee migliori. In questo siamo bravi, no? La cosiddetta fuga dei cervelli, avviene anche nella forma delle startup. Per quanto riguarda il futuro, non ci deve essere paura della concorrenza, molte aziende si sono ampliate grazie al lavoro delle startup in cui avevano investito. Io la vedo più come una sorta di reparto di ricerca autonomo, dove tutto è ancora frizzante e l’azienda può attingere know-how per produrre beni e servizi migliori.
D) Che cosa abbiamo in Italia che ci permette di creare idee competitive? Quali sono i nostri quid?
R) L’Italia è variopinta. Un po’ per la storia che abbiamo avuto, un po’ per la posizione geografica e politica, gli italiani si sono sempre distinti. Abbiamo estro, inventiva e credo che sia un fatto di forma-mentis culturale che però stiamo perdendo col tempo. Mi piace pensare che siamo un popolo che non molla mai, che cade sempre più spesso, ma che si rialza sempre e comunque, di questo sono fiero.
D) Pitch & Drink (pitchndrink.com) è il progetto che unisce l’utile al dilettevole rendendolo profittevole. Hai presente un aperitivo in cui si beve un buon drink e si gusta un buffet? Ecco, aggiungi startup e networking ed avrai Pitch & Drink con i quali, in questo momento, ti sto mettendo in contatto per continuare a parlare del vostro progetto. Che te ne pare?
R) Ma questa è una figata! Quanti aperitivi mi sono perso? :) Dovremo sicuramente recuperare, ne abbiamo di materiale da discutere con Cleffy!
D) Fai un appello. Che sia qualcosa che vuoi chiedere, come soldi o aiuto, oppure qualcosa che vuoi dire, come mandare tutti a quel paese oppure benedire tutti quanti.
R) Grazie Rudy, questo per noi è davvero importante. Il 18 Novembre è partita la nostra campagna Kickstarter a questo indirizzo e abbiamo bisogno del sostegno e del supporto di tutti quanti per poter partire. Condividete la nostra campagna, ma soprattutto fateci avere i vostri feedback, che sono importantissimi per poter sviluppare Cleffy in base alle vostre indicazioni.
Di seguito i riferimenti online per saperne di più, e grazie a Michele.
Sito: www.cleffy.it
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