Chi sono gli influencer oggi e chi saranno nel futuro?
Di questo ho parlato alla Camera dei Deputati in dicembre 2019 (da cui questo video) al #SocialCom19
Per riuscire a capire, seriamente e senza pregiudizi, per fare chiarezza nel mondo degli influencer (chi sono, cosa fanno, quando sono DAVVERO influencer e non sedicenti) servirebbero molte ore di studio serio: quando insegnavo in università IUSVE Digital PR, il mio corso era di 40 ore… questo per dare un’idea di quanto ci sia da dire!
Il mio libro “Condivide et Impera” è quasi del tutto dedicato al mondo delle relazioni e quindi degli influencer online e, proprio grazie a questa esperienza, mi sono fatto una domanda: come saranno gli influencer di domani?
Saranno ragazzini? Saranno più vecchi? Faranno video? Oppure, addirittura, saranno UMANI?
In questi 10 minuti spiego alcuni concetti base per capire come definire un influencer, per identificarli oggi, e cerco di fare una proiezione sul come potrebbero essere domani.
Vedere il futuro è importante per iniziare ad organizzarci nel presente.
Di seguito, prima del video, la sbobinatura di quello che dirò nel video stesso, in modo che possiate leggere i sottotitoli oppure, se preferite, seguire direttamente dal post quello che dico nel video. Ci saranno delle imprecisioni “linguistiche”, ma se qualcuno riesce a fare dei video di 5 minuti senza copione, errori e tagli… beh mi dica come si fa :)
Sarò veramente breve, perché come sapete in questa parte si deve parlare di influence ,qua abbiamo dei veri e propri esempi straordinari influencer, però, il mondo degli influencer è piuttosto variegato e curioso e da un certo punto di vista è ancora misconosciuto, cioè che cos’è un influencer? Uno che influenza, certo, mia moglie mi influenza, quindi è una influencer? No.
Bisogna darsi delle regole, poche regole, e io ne ho individuate tre per essere davvero molto breve, in pratica una è il banale numero di follower o di seguito che si ha, non si può definire influencer qualcuno che è seguito da 10 persone, sempre che queste dieci persone non siano tutti presidenti per capirci, quindi un numero di follower diciamo importante che poi dipende dalla nicchia, dal settore, quindi non è necessariamente che debba essere un numero di persone enorme.
E poi i canali in cui si producono i contenuti per esempio se lo stesso contenuto viene pubblicato su rudybanidera.com o su repubblica.it ha probabilmente un valore diverso, credo.
E anche la credibilità che gode l’individuo in questione, è un po’ il tema della giornata.
Se la soubrette di turno ha centodieci mila follower su Twitter, che pensano che sia semplicemente una soubrette che spara stupidaggini, allora non può essere definita influente.
Dati questi tre dati, di influencer ne abbiamo parlato più o meno tutti, in tutte le salse, in tutti i modi e ne abbiamo sentite di tutti i colori, ne abbiamo cercate in qualche modo di individuarli, c’è chi è d’accordo, c’e chi non è d’accordo, parlo più forte quando va giù il microfono e più basso quando si accende il microfono, quindi sembrerò un matto.
Li immaginiamo in questi luoghi: quando noi parliamo di influencer, pensiamo solo generalmente a questi quattro luoghi, sono Twitter, che come diceva giustamente Gomez, secondo me se non sei Salvini, Trump o qualcuno di questo tipo, è un canale che lascia il senso che trova da un certo punto di vista, perché è un canale molto broadcast, per produrre contenuti ed arrivare a tante persone se si è una persona che ha già un seguito o sennò lo si usa come lurker dicono quelli bravi, per leggere le informazioni, anziché produrle.
Poi abbiamo LinkedIn prodotto acquistato da Microsoft non troppi anni fa per qualcosa come 29 miliardi, quindi un gingillo davvero straordinario per quello che riguarda il business.
Poi abbiamo Instagram prodotto di Facebook, acquistato diversi anni fa ormai per circa un miliardo.
E poi abbiamo il buon vecchio, il santo padre dei social network, Facebook, che sappiamo essere in qualche modo il centro di gravità ecco del mondo social, con tutti i suoi servizi eccetera.
Tutto l’ecosistema Google quindi, anche YouTube, che non ho messo qua ma è assolutamente corretto. E poi lasciamo perdere il discorso TikTok e tutto il resto, noi li immaginiamo qua, probabilmente un ragazzo giovane li vede su YouTube o chi fa lo youtuber, ma li immaginiamo qua.
Allora, siamo sicuri che siano solo qua?
Al di là appunto di YouTube o di TikTok che è evidente che ce lo abbiamo di fronte tutti, non è possibile che esistano canali estremamente performanti pieni di gente estremamente influente che noi non sappiamo esistano?
Chi è questo tizio?
Direi che se siamo in un centinaio di persone e 5 persone alzano la mano, è quello che mi aspetto generalmente da una cosa di questo tipo.
È del tutto normale ragazzi, se avessi fatto vedere Cristiano Ronaldo, avrebbero alzato tutti la mano anche se non ci interessiamo di calcio, ok?
Non importa interessarsi di calcio, ma questo qua non lo conosciamo, ma questo tizio si chiama Tyler Ninja Blevins, è un professionista videogamer a Fortnite, prima su Twitch ora su Mixer e questa è la copertina di ESPN, già nella prima frase non ci abbiamo capito niente.
Allora, ESPN è il più importante canale televisivo di questo pianeta, è americano e mostra tutti i più importanti eventi sportivi del mondo.
Saliamo.
Twitch è una piattaforma social in cui invece di condividere i nostri piatti, quello che cuciniamo per esempio, o i nostri gattini, o le nostre vacanze, le tre cose che si pubblicano sui social, condividiamo, streammare si dice tecnicamente anche se sembra una brutta parola, le nostre partite.
Quindi giochiamo a Fortnite? Giochiamo a Call of Duty, giochiamo a qualunque cosa? Le condividiamo con i nostri follower e i nostri follower possono vedere le nostre partite.
Voi direte, ma che gusto c’è a guardare uno che gioca?
Quando andate allo stadio giocate voi? Quando andate a guardare il balletto ballate voi? Quando guardate qualcuno che gioca a scacchi, che è considerato uno sport dal comitato olimpico internazionale, giocate voi?
No.
A noi piace guardare, se abbiamo una passione, a noi piace guardare qualcuno che questa passione la porta al limite massimo, che la faccia meglio di tutti gli altri, e quindi Twitch è una piattaforma che va fortissimo, acquistata da Amazon per un miliardo tre anni fa.
Poi arriva Microsoft con una piattaforma simile che si chiama Mixer e dice “Ninja, vieni a streammare su Mixer anziché su Twitch” “ok, quanto mi dai?” da rumors di TechCrunch, 50 milioni.
Abbiamo sbagliato tutto ragazzi.
Dovevamo giocare a Fortnite che è un videogioco free to play, che non costa giocare, che non si paga a giocare e che si fattura a giocare 500 mila euro al mese, questi sono dati comuni, pubblici, non mi sto inventando niente, l’unico dato che non è dato per certo sono i 50 milioni, ma è un dato di TechCrunch quindi non mi sono inventato nulla.
Undici milioni di follower, una persona che non conosciamo su un social che non conosciamo: è influente o no?
Forse si stanno spostando le dinamiche o forse si stanno allargando, se prima c’erano dei canali, oggi ce ne sono semplicemente di più.
“Si ma dai, è un fenomeno marginale, in Italia, sarà solo roba estera, in Italia figurati se c’è” infatti questo è Pow3r, ha qualcosa come 800 mila follower su Twitch, è sponsorizzato niente meno che da Adidas e riempie le arene, i palazzetti ragazzi, gioca.
Qual è il prodotto di intrattenimento che ha generato i maggiori profitti di tutti i tempi?
Io penso ai film in genere, a questi: Star Wars, Il Signore degli Anelli, no, in realtà è GTA5, è un videogioco di Rockstar games che ha generato da solo 6 miliardi di fatturato.
Ragazzi, siamo davanti a 2.3 miliardi di persone che fanno una cosa che noi consideriamo da imbecilli, e che creano tutti insieme il più grande mercato dell’intrattenimento che questo pianeta abbia mai visto, più di musica e più di cinema messi assieme.
Ma non è finita.
Perché non ci sono solo persone ad essere influenti su canali social che non conosciamo e con sistemi che non conosciamo e su piattaforme che non conosciamo, persone che non conosciamo.
I nuovi influencer forse non sono umani, questa è una cosa nuovissima che risale a tre settimane fa.
Non so se qualcuno di voi è un gamer, io lo sono, amo giocare. Questo è Death Stranding, è uscito quattro settimane fa se non sbaglio, per piattaforma PlayStation in esclusiva, quindi per Sony, questo per chi ha visto The Walking Dead è uno dei protagonisti di The Walking Dead che ha interpretato il protagonista del gioco Death Stranding.
Questo è il mio televisore Samsung, ci tengo a precisarlo, che ho a casa, questa è una foto che ho fatto al mio televisore. Vedete, lui è un fattorino, non sto scherzando, nel gioco lui è un fattorino e l’ho fotografato in un momento di grande fatica perché mi faceva tenerezza. Quando si deve ripigliare dalle fatiche, cosa fa? Beve una monster energy drink, il che gli aumenta il vigore e lo riporta ad un livello di vigore estremamente potente da permettergli quindi di portare nuovamente in giro i suoi pacchi per un mondo post apocalittico devastato. Quando è stanco beve una monster energy drink.
Voi direte “bello, chissà che fenomeno”. Questo è il picco in borsa di monster energy drink il giorno dell’uscita di Death Stranding, prodotto dal maestro Hideo Kojima.
La verità ragazzi è che noi siamo di fronte a molto di più di un cambio di paradigma, noi siamo di fronte ad un cambio di mondo, in cui avvengono delle cose che non siamo in grado di vedere, di interpretare, vivere e in qualche modo agganciare, ma che sono un fatto, un fatto che chi si accorge prima di quello che sta accadendo, probabilmente riesce in qualche modo a governare o a sistemare o in qualche modo ad indirizzare.
L’unica cosa che so per certa, scusate se vi propino questo dato ma è straordinario, è che il 65% degli studenti di oggi farà un lavoro che oggi non esiste, questo è un dato del World Business Forum, non l’ho immaginato, non me lo sono inventato.
Questo vuol dire che noi e tutti i discorsi che abbiamo fatto questa mattina, sono rivolti ad un mondo che in qualche modo non è preparato, perché tutto quello che accadrà domani, non esiste oggi.
E quindi non solo dobbiamo normare, non solo dobbiamo cercare di capire, ma dobbiamo darci una mossa a fare tutto questo ragazzi, perché sta correndo ad una velocità strabiliante, nuovi mondi, nuovi canali, nuove forme di influence e quindi perché no, nuove forme di business ma anche di manipolazione.
Grazie a tutti