Immagina di essere un giocatore di una di quelle vecchie console a 8 bit, tipo il Nintendo NES. Ora immagina di dover giocare a uno dei giochi più moderni, come un gioco per PS5, con quella vecchia console.
Sarebbe abbastanza surreale, vero? Eppure, in un certo senso, è esattamente quello che sta succedendo con noi umani e la nostra comprensione della scienza moderna.
Mi spiego meglio: l’evoluzione biologica è un processo super lento.
Stiamo parlando di un ritmo al quale i cambiamenti notevoli richiedono almeno ventimila anni per diventare evidenti. È un po’ come aspettare che l’acqua bollente diventi ghiaccio solo soffiandoci sopra.
Ora, considera che la civiltà umana, quella con le piramidi, i filosofi greci, gli imperi, le guerre mondiali e tutto il resto, ha solo cinquemila anni.
E poi, pensa che la tecnologia moderna, quella con le auto elettriche, internet, i telefoni cellulari, gli aerei a reazione, e tutte quelle altre cose che usiamo quotidianamente, è con noi solo da duecento anni.
Quindi, metti insieme questi fatti e ti accorgerai di una cosa incredibile. Stiamo cercando di comprendere e avanzare nella scienza moderna usando il cervello che abbiamo ereditato dai nostri antenati primitivi.
È come cercare di giocare a un gioco per PS5 con un Nintendo NES.
Insomma, la prossima volta che ti senti un po’ sopraffatto dalle nuove tecnologie, ricorda che stai letteralmente cercando di capire il futuro con un cervello del passato. E se ci pensi, è piuttosto figo che siamo riusciti a fare tutto quello che abbiamo fatto quindi dai, avanti così :)