9 anni fa nasceva questo blog. Era diverso, molto diverso: nero, con scritto panta rei da qualche parte e aveva anche un orologio, ficcato in qualche zona strana. Niente di erotico eh, ma c’era un orologio che non c’entrava nulla.
I primi post sono stati uno spettacolo, almeno per me: l’emozione di scoprirsi, di andare verso l’esterno, di comunicare. Si, di comunicare e condividere, l’unica cosa che per me conta davvero e l’unica cosa che so fare davvero bene.

Quindi, mi sono detto, perché non farlo diventare un lavoro?

Mi piace, mi appassiona, mi viene bene. Non ci posso lavorare?
Scrivevo nel giugno 2014 in un post dal titolo “E’ possibile guadagnare con un blog?“:

E’ possibile guadagnare con un blog? No, ma E’ possibile guadagnare con un blog indirettamente? Si.
Vi faccio un esempio concreto. Tempo fa scrissi un post sul Web 3.0 e lo scrissi perchè volevo fare chiarezza su un termine che tutti usano, che nessuno conosce e che di fatto, non ha un senso specifico.
In seguito al suddetto post, molto letto e molto condiviso, mi scrisse Enrico Flaccovio, editore di Palermo, con dei gentili e informali saluti seguiti da queste parole:
“Penso che sarai stato informato della collana sul Web che sto per inaugurare. Probabilmente è un po’ avveniristico parlare di WEB 3.0. Pubblicarne un libro quindi è sicuramente un atto di coraggio che mi piace. Mi sembra di capire che tu hai le idee chiare su come le nuove avanguardie del web si fonderanno per evolvere il web in 3.0.”

E’ evidente quindi, che avere un blog è una fonte di comunicazione e di reputazione inestimabile.

Fare il blogger di mestiere è possibile, guadagnare con il blog è molto difficile.

Quando mi chiedono cosa faccio di lavoro non dico mai che sono un giornalista, un docente universitario e tanto meno un imprenditore perché tutte queste cose NON le sarei se non fossi prima un blogger. Io sono un blogger, prima di tutto, e sono fiero di esserlo.
Guardate il video, seguite le vostre passioni e tanti auguri a rudybandiera.com :)