A tutti piace l’idea di aumentare il fatturato: che facciate video, vendiate scarpe, macchinari per la manifattura terriera o traduzioni di libri, quello che volete è una cosa sola: fare business.
Esiste una regola piuttosto semplice che dice che se il mercato aumenta, diventa più grande, è possibile che aumenti anche il fatturato, quindi, perché non vendere nella neo ricca Russia o in quelle che erano le repubbliche socialiste sovietiche?
Un bel mercato, no? Si, ok, ma come? Parliamone con Fausto Bafico e sentiamo da lui.
D) Ciao Fausto e grazie per il tuo tempo. Vuoi fare una tua breve presentazione e dirci che ruolo occupi nel progetto?
R) Ciao Rudy e ciao a te che ci leggi! Mi chiamo Fausto Bafico e ho 28 anni. Sono genovese di origine, ma da ormai quattro anni vivo a Mosca. Nel nostro progetto – Balalaika – mi occupo principalmente di comunicazione, marketing e promozione. Ma come si sa, in una startup bisogna sapere fare un po’ di tutto.
D) A quali domande rispondete? Dacci dei perché. Spiega in modo semplice di cosa si tratta, come se lo dovessi spiegare ad un anziano… come me.
R) Come mi faccio capire in Russia? Come faccio conoscere il mio prodotto/servizio/albergo in Russia? Queste sono le domande a cui più spesso troviamo una risposta. In realtà è proprio quello che facciamo:aiutiamo le aziende italiane a farsi conoscere e lavorare in Russia avendo però a che fare con “compaesani” che si trovano sul posto. Così facendo, si possono aggirare due degli ostacoli più grossi quando si lavora all’estero – la barriera linguistica e quella culturale.
D) A chi vi rivolgete?
R) Anche se abbiamo qualche cliente “straniero”, ci rivolgiamo principalmente alle aziende e alle realtà italiane che vogliono lavorare BENE con la Russia e con gli altri Paesi russofoni (il Kazakistan ad esempio). Spesso abbiamo a che fare direttamente con i proprietari, con i direttori commerciali, con gli area manager o con chi gestisce in prima persona la comunicazione con i mercati di nostra competenza. Se hai un prodotto, un servizio o un’idea da esportare e far conoscere in Russia, noi facciamo al caso tuo!
D) In che modo veicolate il progetto? Avete un piano di ADV, con il passaparola, con i piccioni viaggiatori? Come fate sapere al mondo che esistete?
R) Ammetto che all’inizio ci siamo serviti principalmente del passaparola e dell’e-mail marketing. I piccioni ci mettevano troppo ad arrivare in Italia J! Adesso abbiamo campagne pubblicitarie su Adwords e Yandex (il motore di ricerca russo) con cui promuoviamo il nostro servizio di traduzione e con cui stiamo ottenendo buoni risultati. Per il mese prossimo abbiamo in progetto un nuovo sito Internet formato da “piccole landing page” e il blog di Balalaika in cui oltre a informazioni sulle nostre iniziative pubblicheremo notizie e approfondimenti sulla Russia e i Paesi russofoni. Anche i social network giocano un ruolo fondamentale perché ci permettono non solo di comunicare in tempo reale e lanciare le nostre offerte, ma anche di raccogliere dati e proporre questionari. Senza Linked In saremmo perduti!
D) Chi fa parte della partita? Quanti siete, chi siete e come siete strutturati? No, non sono della DIGOS ;)
R)I due “pilastri” di Balalaika siamo io e la mia super-collega ed amica Francesca Scandurra che ha un passato da export manager in Russia. Ci siamo conosciuti qui a Mosca nel 2010 e da subito abbiamo pensato di aprire un’azienda assieme che ci permettesse di coltivare le nostre passioni: la Russia, le lingue straniere, la comunicazione… C’è voluto un po’ di tempo, ma alla fine l’abbiamo fatto! A seconda del progetto poi abbiamo dei preziosissimi ed infaticabili collaboratori (italiani, russi, ma non solo) che ci supportano con grande entusiasmo e professionalità! La possibilità di lavorare con professionisti del luogo è sicuramente un nostro grande vantaggio competitivo!
D) Presumo avrete intenzione di guadagnare dal vostro lavoro di intelletto: se sì da quando? E in che modo?
R) Certo che sì! Ci piace ritenerci dei professionisti e come tali vorremmo guadagnare. Dopo tutto, un lavoro ben fatto difficilmente è gratis… eccezion fatta per la nostra analisi della traduzione in russo dei siti internet; quella è gratuita e molto utile J! Per il momento, posso dire che lavoriamo molto più di quello che guadagniamo, ma credo che all’inizio sia così per tutti!
D) Che cosa manca in Italia per poter sviluppare idee competitive?
R) Assolutamente niente. Al contrario. Il problema secondo me sta proprio nell’eccesso: troppa burocrazia, troppa pressione fiscale e soprattutto troppa paura e diffidenza verso tutto ciò che è nuovo, diverso, innovativo. Le idee competitive ci sono, ma le condizioni per svilupparle sono tutt’altro che ottimali. In questo senso abbiamo da imparare dalla Russia che negli ultimi anni ha potenziato in maniera significativa gli aiuti alle PMI e alle startup fornendo ai neo imprenditori tutti gli strumenti necessari per iniziare al meglio la propria attività: consulenza giuridica e finanziaria completamente gratuita, coworking gratuito per il primo anno di attività, possibilità di partecipare a seminari e workshop dedicati e molto altro.
D) A proposito di idee competitive: pensi che le grandi aziende “affermate” dovrebbero investire nelle startup oppure che non lo debbano fare per non creare la loro stessa concorrenza del futuro?
R) Cavolo … questa è difficile! Investire in un qualcosa in cui si crede non è mai una cattiva idea, al contrario, l’investimento giusto al momento giusto porta miglioramenti. In futuro un’azienda già affermata potrebbe trarre grosso vantaggio dai nuovi modelli di business e sbaragliare la concorrenza proprio grazie alle innovazioni e ai nuovi processi sviluppati con i propri investimenti. La concorrenza, alla fine, è inevitabile e non dovrebbe essere un freno all’innovazione!
D) Che cosa abbiamo in Italia che ci permette di creare idee competitive? Quali sono i nostri quid?
R) Una delle cose che i russi amano maggiormente di noi italiani è la passione, il cuore con cui facciamo le cose. E hanno ragione! Secondo me proprio questo aspetto distingue da sempre e continua a distinguere le aziende e i prodotti italiani da quelli degli altri Paesi. Quando un italiano ha un’idea in cui crede, ci mette tutto sé stesso, tutto l’impegno, la fatica, la passione e il cuore per vedere nascere e crescere la propria “creatura”.
D) Fai un appello. Che sia qualcosa che vuoi chiedere, come soldi o aiuto, oppure qualcosa che vuoi dire, come mandare tutti a quel paese oppure benedire tutti quanti.
R) Cara lettrice, caro lettore. Vuoi promuovere la tua “creatura” in Russia e pensi che basti l’inglese per farlo? Sbagli! Leggendo la prima frase hai pensato che potresti tradurre i tuoi testi con Google Traduttore o simili? Ti prego… Ripensaci. Il fratello dell’amico di un tuo amico ha una moglie russa? Almeno che non sia una traduttrice professionista, lasciala in pace. Il tuo sito Internet, i cataloghi, i materiali aziendali, il modo in cui comunichi e promuovi su Internet sono la prima e spesso l’unica cosa che permette a chi è lontano fisicamente e culturalmente di farsi un’idea della tua “creatura”. Sei sicuro/a che siano all’altezza? Ricorda: pochi sono i russi che compreranno il tuo prodotto o servizio solo perché è “Made in Italy” o “di alta qualità”; l’Unione Sovietica è scomparsa da un pezzo, l’offerta è molto ampia e sta a te riuscire a raggiungere il potenziale cliente giusto e a convincerlo che tu hai quello che fa per lui. Usa bene gli strumenti giusti.
Grazie Rudy, mi sono tolto un peso!
Di seguito i riferimenti online per saperne di più, e grazie a Fausto
Sito internet generale: http://www.balalaika-bs.com/