Come fanno alcune persone ad arrivare a 90anni lucide, sveglie ed attive di cervello?

Alcuni studi dimostrano che basta un’ora di concentrazione focalizzata su un qualsiasi argomento per raddoppiare il numero di connessioni cerebrali su quell’argomento. 
Le stesse ricerche provano che se non si ripete e non si ripassa quanto si è appreso o non ci si pensa neanche, quei circuiti si disattivano nel giro di poche ore o giorni; di conseguenza se apprendere crea nuove connessioni sinaptiche, ricordare consolida tali connessioni.

E’ il motivo per il quale quando non si  ricorda qualcosa, ci si sforza di ricordarla e ci torna alla mente, dopo rimane li, fissata.

Se le cose stanno in questo modo, studiare è solo la punta dell’iceberg per riuscire a mantenere una mente attiva e vigile: si deve studiare, ragionare su quello che si è studiato e “rivangarlo” spesso perché “imparare a memoria” è solo l’inizio.

Il mondo di Internet e dei social, con i suoi scambi e con le opportunità di dialogo, ci danno un’immensa opportunità, la straordinaria mole di dati ed informazioni a cui possiamo avere accesso, tutti e sempre, rappresenta l’onniscienza umana (nel bene e nel male) ed è in grado di essere la palestra del cervello: un’opportunità che i nostri nonni, per esempio, non hanno avuto.

Persone come la Montalicini sono arrivate a 100 anni (pur senza Internet, onore al merito) lucide, con una mente vigile, agile, veloce e brillante perché il cervello si comporta come un muscolo, ovvero lo si deve allenare (studio) e lo si deve mantenere (ragionare/ricordare) altrimenti si atrofizza e ci troviamo ad essere… beh ad essere poco svegli ecco :)