Apple Card, il sistema di pagamento di Apple, che ti permette di creare una carta virtuale senza una banca fisica ma con la sicurezza dei propri dati.
Se domani Apple dicesse:
“Ma invece di dare i soldi alla banca, dalli a me! Te li gestisco io” voi pensate che la gente non glieli darebbe?
Di seguito, prima del video, la sbobinatura di quello che dirò nel video stesso, in modo che possiate leggere i sottotitoli oppure, se preferite, seguire direttamente dal post quello che dico nel video. Ci saranno delle imprecisioni “linguistiche”, ma se qualcuno riesce a fare dei video di 5 minuti senza copione, errori e tagli… beh mi dica come si fa :)
Probabilmente tutti conoscete i sistemi di pagamento con il cellulare, in pratica Apple Pay, Samsung Pay, Google Pay e tutti quei sistemi di pagamento che appunto finiscono con la parola pay servono per pagare usando il nostro telefono al posto del bancomat o la carta di credito.
Come funzionano?
Noi inseriamo una carta di credito appunto dentro il nostro telefono e il nostro telefono diventa il tramite tra la carta, quindi la banca, e il negozio o dove noi andiamo a comprare. In pratica, attraverso l’identificazione delle impronte digitali piuttosto che della retina, piuttosto che della face ID di Apple, noi accediamo ai nostri soldi con uno strumento che è il cellulare.
Possiamo pagare senza toccare, i sistemi contact less tipo in metropolitana o dove ci sono i pos che permettono di pagare senza introdurre la carta, esattamente come se avessimo la carta, questo qua è il punto, il sine qua non, la condizione necessaria per utilizzare uno di questi sistemi e strumenti di pagamento è avere una carta, se noi non abbiamo una carta non possiamo pagare perché non abbiamo una carta.Quello di cui non avete sentito parlare o probabilmente molto meno di quanto non abbiate sentito parlare di sistemi di pagamento di questo tipo è l’Apple Card.
In pratica Apple che si mette a fare la banca, ma cercate di capire quello che intendo. Prima di tutto: come funziona?
In collaborazione con Goldman Sachs, arriverà negli Stati Uniti questa estate, in Italia non si sa ancora quando, quindi alcune informazioni sono un pochino fumose oggi, nel senso che il servizio non è stato spiegato nei dettagli, vi spiego quello che si sa.
Funziona così, funziona che Apple permette di creare una carta virtuale, senza necessariamente avere una carta di credito reale, è Apple stessa che genera questa carta, ripeto, in collaborazione con Goldman Sachs, il circuito se non sbaglio è MasterCard o Visa, non ricordo, ma questo poco importa, non è questo il punto, il punto è quali sono le caratteristiche peculiari di questa carta? Intanto che non esiste, il non averla, e quindi non esistendo, noi abbiamo la possibilità di non avere un conto necessariamente in una banca che ci fornisce una carta ma usare un circuito indipendente che è quello di Apple.Poi qual è un’altra caratteristica interessante? Per esempio quello che viene definito il Secure Element, la sicurezza dei vostri dati all’interno dell’ecosistema Apple. Quindi Apple cosa dice: “Qualunque cosa voi facciate con questa carta, non viene tracciato niente da nessuno”. Cioè, ne quelli di Apple, ne Goldman Sachs, ne tanto meno chiunque altro, può sapere cosa avete comprato e come avete utilizzato i vostri soldi su quella carta, quindi la sicurezza.
Poi c’è un’altra cosa molto interessante, quello che viene definito il cash back, cioè in pratica voi sapete che quando noi consumiamo, utilizziamo anzi la carta, abbiamo delle spese, non sempre, ma spesso abbiamo delle spese per l’utilizzo della carta. Benissimo, non solo Apple non ci fa avere spese ma ci restituisce una percentuale dei soldi spesi, in particolare il 2%, il cash back del 2%, cioè: se tu fai una spesa, entro breve termine, si parla addirittura di 24 ore, Apple ti restituisce il 2% di quello che hai speso, addirittura il 3% se quello che spendi è in un Apple Store.Due cose sono molto importanti da notare su un’attività di questo tipo. La prima è per niente banale, tutti stanno creando ecosistemi, solo che ce ne sono alcuni più chiusi e alcuni più aperti, sia Apple che Samsung stanno facendo i loro sistemi di pagamento, se domani decidete di cambiare sistema, dovete cambiare anche sistema di pagamento, e questa non è per niente una stupidaggine. L’unico veramente aperto è Google Pay, voi potete utilizzare Google Pay sia su Google, su Android, che su Apple, che su qualunque altro dispositivo e questo per me è un valore straordinario che c’è in un servizio, perché se domani decidete di cambiare telefono, di cambiare marca perché per qualche motivo vi stancate, non avete nessun problema, non è da sottovalutare, ma soprattutto, ragionando più in grande, pensate a che cosa stanno facendo queste enormi aziende, si stanno preparando per fare le banche.
Pensateci un attimo, Apple è un’azienda con una capitalizzazione di mille miliardi, è un’azienda che fattura ben oltre 250 miliardi di dollari l’anno, hanno la struttura, i soldi, la tecnologia, la sicurezza e il brand per poter essere una banca perfetta. Se domani Apple dicesse: “Ma invece di dare i soldi alla banca, dalli a me! Te li gestisco io, puoi fare tutti i pagamenti che vuoi, puoi fare qualunque cosa tu desideri di fare direttamente attraverso di me”, voi pensate che la gente non glieli darebbe? Io glieli darei, e glieli darei per un motivo molto semplice, mi fido. Quand’è che noi portiamo i soldi in banca? Quando siamo certi della solidità finanziaria della banca. Qual è l’azienda più solida di Apple?Queste grandi aziende si stanno spostando sempre di più, e non è l’unica Apple ovviamente, anche Google, Amazon sta facendo il proprio metodo di pagamento che si chiama Amazon Pay, Facebook lo sta facendo, si stanno spostando su servizi sempre più finanziari da un certo punto di vista o se non finanziari, comunque di gestione del nostro danaro ed è del tutto naturale, è il bypassare le banche e le strutture novecentesche che oggi detengono il potere ed il danaro per fare tutto in maggiore mobilità. Il prossimo passo di queste gradi aziende non sarà più “ti gestisco i soldi”, ma sarà “dammi i tuoi soldi”, perché li farò fruttare e perché da me è tutto migliore.
Rock & roll.
[mc4wp_form id=”19714″] Oppure seguimi sul canale Telegram da qui: se lo preferisci alla newsletter :)
Sono un docente, divulgatore, scrittore e TEDx speaker: insegno a persone ed aziende a non avere paura del digitale e a viverlo come un’opportunità, sia personale che di business.
Ho scritto 4 libri su tecnologia e digital: Web 3.0, Digital Carisma, Condivide et Impera e l’ultimo CREA contenuti efficaci.
Per sapere chi è Rudy Bandiera, informazioni e contatti vai alla pagina info