Amazon starebbe convertendo il lavoro dei propri magazzinieri in un videogioco, possiamo parlare di gamification? Pare che tutto quello che c’entri con gioco e lavoro sia gamification ma non è così o meglio, per me non è così.
Cosa intendiamo per gamification? Qual è il suo scopo soprattutto?
Ecco, l’esperimento che ha deciso di fare Amazon secondo me è molto lontano dall’essere definito gamification.
Di seguito, prima del video, la sbobinatura di quello che dirò nel video stesso, in modo che possiate leggere i sottotitoli oppure, se preferite, seguire direttamente dal post quello che dico nel video. Ci saranno delle imprecisioni “linguistiche”, ma se qualcuno riesce a fare dei video di 5 minuti senza copione, errori e tagli… beh mi dica come si fa :)
Amazon starebbe convertendo il lavoro dei propri magazzinieri in un videogioco.
Secondo una notizia apparsa sul Washington Post, che per chi non lo sapesse, è di Jeff Bezos, ovvero il proprietario di Amazon è anche il proprietario del Washington Post, Amazon starebbe facendo un esperimento nei propri magazzini.
In che cosa consiste questo esperimento?
In pratica il lavoro dei magazzinieri all’interno dei magazzini di Amazon, viene tramutato in un videogame quindi ai corrispettivi movimenti che fai tu come magazziniere, dovrebbero corrispondere dei movimenti di un tuo avatar virtuale all’interno di un videogioco. All’aumentare della velocità dei tuoi movimenti e delle tue attività nel mondo reale, aumentano quelle nel videogioco e quindi tu accumuli dei punti.
Messo in competizione con, lo stesso videogioco negli stessi magazzini, con i tuoi colleghi, se vinci hai diritto a dei punti che poi ti danno diritto a dei crediti interni da utilizzare all’interno dell’azienda per gadget come cappelli, magliette, eccetera eccetera.
È quella che viene definita da un certo punto di vista, gamification, cioè rendere il lavoro il più divertente possibile per le persone che stanno facendo un lavoro che sia in questo caso manuale. Benissimo.
Secondo me qua c’è un problema di termini. Questa non è gamification. Gamification è rendere un lavoro divertente, questo non è, secondo me, rendere un lavoro divertente, ma è prendere il lavoro della persona e cercare di farla lavorare di più attraverso la trasposizione digitale del suo stesso lavoro, e per poi alla fine dare un premio, come un cappellino, una maglietta, per un lavoro fatto in maniera più veloce sostanzialmente.
Ecco secondo me qua c’è un problema. La gamification significa riuscire a far lavorare o imparare divertendosi, non è necessariamente detto che sia una trasposizione digitale del proprio lavoro. Se all’interno del posto di lavoro di Amazon ci fossero delle cose che rendono divertenti il lavoro stesso al di là della trasposizione digitale, potremmo parlare di gamification.
Quindi secondo me Amazon sta facendo un esperimento, che peraltro adesso è facoltativo, nessuno è obbligato a farlo, per cercare di capire se questa cosa funziona per aumentare la produttività, è chiaro che il fine è sempre di aumentare la produttività, ma possiamo davvero definire gamification un tuo avatar che fa le stesse cose che fai tu in digitale per poi prendere dei punti?
Secondo me no, siamo fuori strada. Il futuro del lavoro è senza dubbio gioco ma non così.
Rock & roll.
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Sono autore di libri su innovazione, tecnologia e comunicazione: power creator, docente e gamer, Rudy Bandiera è il mio VERO nome.
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I libri che ho scritto:
Giugno 2014: Rischi e opportunità del Web 3.0
Maggio 2015: Le 42 Leggi universali del digital carisma
Maggio 2017: Condivide et impera
Marzo 2019: CREA contenuti efficaci
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