Cosa è successo davvero? Il board dice di “non avere più fiducia nella capacità di Altman di continuare a dirigere OpenAI. Altman non è stato sufficientemente sincero nelle comunicazioni con i consiglieri ostacolando il corretto esercizio delle sue responsabilità”.
Un linguaggio davvero teso verso un dirigente che fino a ieri era osannato da tutti.
Cosa è successo quindi, davvero?
Per Kara Swisher, esperta del New York Times, la tempistica e il riferimento all’apparente mancanza di sincerità suggeriscono motivazioni personali. Vi sono diverse insinuazioni riguardo possibili eventi legati a questioni sessuali: non sarebbe la prima volta che un dirigente aziendale americano si trova coinvolto in uno scandalo di questo genere.
Ma si apre anche lo scenario che traccia un manager non adeguato al ruolo: emergono infatti critiche secondo cui Altman, precedentemente idolatrato, sarebbe in realtà soltanto un dirigente scaltro e un abile comunicatore, capace di sfruttare una congiuntura favorevole.
Di fatto, al momento, cosa è successo davvero non lo sappiamo ma sappiamo che un leader definito fino a ieri dalla stampa Usa “l’Oppenheimer della nostra era” ha perso il posto accusato di mancanza di sincerità.
Diciamo… non proprio rassicurante.
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