Questa è una mail di un mio carissimo amico: la voglio pubblicare per intero perchè merita… è straordinariamente divertente. Ometto solo i dettagli per questione di privacy.
“Ero in via ***** a Milano (covo di manara, repubblichini, camice grige e guardie padane).
Al bancone di un bar stavo trangugiando una pizza quando è arrivato un tipo, o meglio, un braccio è entrato nel mio campo visivo brandendo uno scontrino senza parlare. Un braccio con strani tatuaggi blu “inchiostro Bic” il quale si è allungato verso il barista che ha iniziato a versare, in un bicchiere da rosso, del Campari e del gin.
Il tatuato l’ha trangugiato velocemente e poi ha iniziato a parlare di un pachistano che in mattinata vendeva collanine a lui sgradite.
Dopo una mezz’ ora (sono andato al duomo, in galleria a pisciare da McCazzo) l’ho rivisto in piazza ******* che si avvicinava ad un banchetto tipo ambulante presidiato da una donna.
Lei va dall’edicola di fronte a prendere qualcosa e poi torna.
Allora LUI ha parlato.
Con una voce tipo Skeletor le ha detto “Io risparmio sul bere e tu sputtani i soldi con ste cazzate?!”

Le cose molto curiose di questa storiella sono due, una superficiale ed una meno: la prima è il fatto che uno che si è appena scolato un bicchierone di Campari e gin fa la morale ad una che ha comprato una stronzata in edicola. Curioso no?
La seconda è la bizzarra scala di valori dell’uomo che dice “mi limito nel bere” cose se fosse la cosa più difficoltosa, importante e moralmente accettabile che gli sia venuta in mente.
Come un padre che dice “mi privo del cibo” per il figlio, questo coglione dice mi limito nel bere dopo che si è fatto un enorme sguazzone.

La morale non ha una linea precisa ma segue percorsi diversi da persona a persona ed anche il nostro protagonista ha il suo perchè. Forse non dovrebbe limitarsi nel bere ma lei smetere di comprare cazzate.