Una delle mie citazioni preferite è di John Schaar e dice: “Il futuro non è un posto in cui andremo, ma un posto che stiamo creando”
I percorsi non si trovano ma si fanno e l’attività di farli cambia sia chi li crea che la destinazione stessa.
Trovo questa citazione allo stesso tempo stimolante e terrificante.
Il mio futuro è qualcosa che è nelle mie mani.
In una buona giornata è stimolante perché ho la possibilità di creare il futuro come desidero ma in una “giornata no” mi atterrisce perché sento di creare il futuro facendo delle scelte sbagliate.
So che ci sono momenti nelle vite di ognuno di noi in cui cose al di fuori del nostro controllo hanno il ruolo principale, solo che sto parlando di quei momenti ma di quelli in cui possiamo decidere.
A volte ci troviamo a vivere intrappolati in routine che erano ottime per noi in una fase precedente della vita ma forse non più consone oggi.
Spesso accade che siamo bloccati dai meccanismi creati da noi stessi quando eravamo più giovani ma non è detto siano ancora giusti oggi.
Non voglio prendere in giro nessuno: nonostante esistano cose che non possiamo controllare, dobbiamo anche fare i conti con il fatto che giochiamo un ruolo nel plasmare le nostre vite future con le nostre scelte e azioni attuali.