Parlare a una riunione di condominio è difficile per tutti. Parlare ad un pubblico, anche sui social, intimorisce. Dire la propria ad una riunione di lavoro mette in ansia. Come mai accade?
Abbiamo paura di esprimerci, specie se dall’altra parte ci sono molte persone. In pubblico, a una riunione di lavoro o di condominio, sui social. Perché?
La paura, del tutto naturale, è dovuta principalmente a 2 fatti:
1- Essere messi alla berlina
Si pensa che qualcuno la potrebbe sapere più a lungo di noi, che le nostre domande o proposte saranno stupide.
Siamo esseri estremamente sociali ed in quanto tali temiamo il giudizio sociale anche se allo stesso tempo siamo voraci di consenso, ma il consenso lo abbiamo solo se prima ci esponiamo e la paura ce lo impedisce. Un circolo vizioso che ci porta spesso a stare fermi, immobili e zitti.
2 – Non siamo culturalmente preparati
Per tutti i nostri anni scolastici siamo stati abituati ad avere professori e maestri che parlano a noi, in modi che spesso non corrispondono a quelli che sarebbero i nostri, creando una discrepanza tra come vorremmo essere e come ci si aspetta che saremo.
Ci manca, letteralmente, la cultura di parlare in pubblico o comunicare assertivamente.
Non siamo stati allenati a farlo.
Se riusciremo ad essere assertivi saremo in grado di scrivere serenamente sui social senza temere il giudizio degli altri. Saremo in grado di parlare in pubblico senza il timore di essere derisi. Saremo in grado di esporre le nostre slide ad una riunione di lavoro e di dire NO ad una riunione di condominio.
Prima della pandemia vedevo poco meno di 20mila persone l’anno tra eventi e formazione -auspico di tornare presto a quei numeri- e credetemi, la chiave di tutto è l’assertività.
Il cambiamento, come spesso accade, parte da noi.