È di poche settimane fa l’annuncio di Facebook di “Horizion Workrooms” la nuova applicazione dedicata alle riunioni virtuali associata al visore Oculus Quest 2.

Il futuro del lavoro sarà davvero rivolto al non uscire più di casa per andare in ufficio?

La quarantena ci ha fornito un forzato banco di prova, per poter sperimentare lo smart working e l’esperienza del lavoro e delle riunioni da remoto, permettendoci di capire quali sono i punti di forza e le criticità da risolvere.

Facebook in questo ha deciso di fare il passo ulteriore.

Per ora Horizon Workrooms è disponibile in open beta su Oculus Quest 2, e secondo il team del social blu questo permetterà una migliore collaborazione, migliore comunicazione e sarà utile per lavorare ma anche per socializzare, il tutto nel modo più naturale possibile.

Verrà creato un proprio avatar e si ricreerà anche la propria scrivania, verranno tracciati i nostri gesti in modo da rendere le conversazioni naturali, unendo linguaggio verbale e non verbale.

Si potrà usare la propria tastiera nell’ambiente virtuale, o meglio, una versione 3D della propria tastiera, e verrà utilizzato l’audio spaziale per posizionare ogni fonte sonora e ogni partecipante.

Tutto per rendere l’esperienza il più vicina possibile alla realtà.

Se un tempo vedevamo come un futuro lontano il visore di Ready Player One e le interazioni del mondo virtuale, oggi siamo sempre più vicini a toccare questa nuova realtà.

Indubbiamente questo porta ad altre riflessioni.

Se non sarà più necessario uscire di casa per andare in ufficio, si userà meno l’automobile, questo significa una riduzione del traffico e dell’inquinamento, ma anche una divisione sempre più sottile tra spazio lavorativo e spazio privato oltre che un nuovo modo di comunicare, sempre più mediato dalla tecnologia.