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10 Settembre 2019

Serve ancora la memoria sui nostri dispositivi tecnologici?

di Rudy Bandiera

Ha ancora senso conservare i nostri file sullo smartphone o sui nostri pc? Tutto ciò che salviamo, dalle foto, ai video ai documenti, alla musica, va direttamente archiviata in cloud, accessibile da qualunque dispositivo, sempre a portata di mano.

Ormai non sono più i nostri dispositivi ad avere bisogno di memoria ma i server che dovranno immagazzinare tutti questi dati in cloud.

Di seguito, prima del video, la sbobinatura di quello che dirò nel video stesso, in modo che possiate leggere i sottotitoli oppure, se preferite, seguire direttamente dal post quello che dico nel video. Ci saranno delle imprecisioni “linguistiche”, ma se qualcuno riesce a fare dei video di 5 minuti senza copione, errori e tagli… beh mi dica come si fa :)

La memoria non serve più.
Attenzione, non sto parlando della vostra memoria, non sto parlando della memoria che ci aiuta quando andiamo a scuola a ricordare le formule di chimica per poi dirle durante l’interrogazione e non venire bocciati, non sto parlando di una memoria di questo tipo, sto parlando della memoria diciamo informatica, la memoria solida, dei dischi, quella che possiamo in qualche modo riempire di dati e di informazioni, la memoria dei nostri computer, dei nostri telefoni, dei nostri mainframe.
Perché dico che non serve più? Sto esagerando dicendo che non serve più ma adesso lo capirete il perché dico questa frase. Anni fa, più di tre anni fa o quattro anni fa ricordo benissimo un articolo, se cercate lo troverete certamente, un articolo comparso anche su Repubblica se non sbaglio, si parla di non troppi anni fa, in cui si leggeva un’allarmistica ricerca in cui si diceva che procedendo con l’accumulo di dati, di informazioni alla stessa velocità con cui si andava tre o quattro anni fa, i dispositivi che potevano contenere questi dati si sarebbero esauriti entro cinque anni, sei anni, non di più.
Cioè cosa vuol dire? Ammettendo di riempire con questa velocità e con questa crescita i nostri dischi rigidi di computer, telefoni, eccetera, avremo praticamente riempito tutti i nostri computer nel giro di pochissimi anni e non esistendo la tecnologia per creare dischi molto più grandi a basso costo, avremo riempito tutte le nostre macchine e non avremo di fatto più avuto memoria.
Benissimo. In questi anni sono usciti i telefoni iPhone e i telefoni Android per esempio e sappiamo tutti com’è andata, iPhone ha venduto un sacco, Android ha inseguito e ad oggi vende sicuramente tantissimi prodotti ma la cosa curiosa che mi fa riflettere è questa qua: Android ha sempre avuto, e questo è oggettivo, non tutti i telefoni Android ma gran parte dei telefoni Android a fascia medio alta hanno sempre avuto come quid oggettivo rispetto ad iPhone, la possibilità di inserire una memoria aggiuntiva.
Cioè voi potevate inserire all’interno del telefono, di fianco alla vostra sim, una micro SD, da 16, 32, 64, 128 giga, quindi vi trovavate con telefoni che avevano internamente 64 o 128 giga e altrettanti se non di più, fino addirittura a mezzo terabyte o forse di più, all’interno della micro SD.
Telefoni quindi con un terabyte di memoria, una cosa assolutamente impensabile. Già questo potrebbe andare contro alla teoria e alla ricerca esposta nell’articolo ma non è questo il punto.
Il punto è che se ci pensate oggi la memoria e l’utilità della stessa viene meno. Ad oggi io continuo ad avere un telefono Android ma ho levato la scheda SD, perché?
Perché tutte le foto che faccio, delle dimensioni anche ampie che fa un telefono 4K oggi, vanno in cloud, nel cloud di Google. Lo spazio, per le dimensioni del mio telefono, è illimitato, quindi ogni volta che faccio una foto va in cloud e ne posso mettere finché voglio.
Se comprate un pacchetto Office Microsoft, di quello Office 360, quello mensile, viene fornito insieme ad Office un terabyte di spazio in cloud. Un terabyte di spazio in cloud è molto più dello spazio che ho io su tutti i miei computer a casa, da viaggio, ufficio eccetera.
Facciamo un ultimo esempio, la musica. Se avete Google Play Music per esempio, potete caricare sul vostro Google Play Music tutta la vostra musica che avete in Mp3 a casa ed ascoltarla ovunque siate, in streaming, senza averla fisicamente nel telefono.
Di fatto, la memoria, a cosa serve più?
A niente. Nel momento in cui c’è la banda, quindi rete, 4G, poi 5G, che ci permette di scambiare dati e informazioni con i server, loro avranno bisogno di memoria, non certamente i nostri dispositivi.
Ad oggi non abbiamo più la necessità di tenere niente, né i nostri file residenti perché sono per esempio in Dropbox, né le nostre foto perché sono in Google, né per esempio i nostri documenti perché sono in OneDrive di Microsoft, né qualunque altra cosa.
Quindi togliete le vostre memorie dal telefono e cominciate a chiedervi “Ma tutti i miei selfie li vede qualcuno?”.
Rock & roll.



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Sono autore di libri su innovazione, tecnologia e comunicazione: power creator, docente e gamer, Rudy Bandiera è il mio VERO nome.
Per sapere chi è Rudy Bandiera, informazioni e contatti vai alla pagina info

I libri che ho scritto:
Giugno 2014: Rischi e opportunità del Web 3.0
Maggio 2015: Le 42 Leggi universali del digital carisma
Maggio 2017: Condivide et impera
Marzo 2019: CREA contenuti efficaci

Di seguito alcuni link per ascoltare altri miei contenuti, su canali un po’ meno consueti.
Audible: “Vita da web”: http://bit.ly/2Zze86B
Spotify: “Rudy Bandiera docet”: https://spoti.fi/31H7E7t

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