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30 Luglio 2019

La tecnologia 5G fa bene o male?

di Rudy Bandiera

Davanti ad un cambiamento è naturale preoccuparsi, ma serve accantonare i pregiudizi e partire da dei punti fermi, concreti, per avviare un discorso.

Ci sono due punti fissi che è importante prendere in considerazione quando parliamo di tecnologia 5G, quali?

Di seguito, prima del video, la sbobinatura di quello che dirò nel video stesso, in modo che possiate leggere i sottotitoli oppure, se preferite, seguire direttamente dal post quello che dico nel video. Ci saranno delle imprecisioni “linguistiche”, ma se qualcuno riesce a fare dei video di 5 minuti senza copione, errori e tagli… beh mi dica come si fa :)

Il 5G, la rete di banda cellulare che a breve arriverà in tutti i nostri cellulari e in tutte le nostre città, fa bene o male?
Sapete che c’è un enorme dibattito su questo tema, le nuove normative nessuno sa bene come funzionano nel senso che noi, persone normali, non sappiamo bene come funzionano e quindi cominciamo a dire “mah, se c’è una cosa nuova, sicuramente farà male”. Fa bene o male?
Allora io francamente non lo so, di fatto non lo so perché non sono un medico, non sono uno scienziato, non sono uno che studia le onde, però ho delle informazioni peculiari dalle quali partire per discutere e che secondo me è utile condividere con tutti, e quali sono queste informazioni?
Poco tempo fa ho partecipato ad un evento organizzato da Huawei a Milano, sapete che Huawei è un grande vendor, gestore, costruttore di rete 5G da un certo punto di vista, quindi uno potrebbe dire “eh vabbè però se hanno parlato loro con te, ovviamente non ti diranno che non fa bene” non è questo il punto.
Sono stati esposti alcuni punti fermi, consolidati, e non solo consolidati, ma addirittura accettati virtualmente da tutti, sono sostanzialmente due. Io da questi e sono questi due che vi voglio raccontare ed è da questi che voglio farvi capire che deve partire il dialogo, non da congetture, ma da due punti fermi.
Il primo punto fermo è che le frequenze della rete 5G esistono già, verranno semmai ampliate, ma esistono già. Quello che era il WiMax un tempo, la televisione per capirci che ha delle onde potentissime peraltro e sembra che non ci spaventino più di tanto evidentemente.
In pratica lo spettro di banda utilizzato per il 5G esiste già, non è che ci saranno nuove frequenze che dovranno essere aggiunte, quindi noi non sappiamo cosa accadrà perché sono delle cose nuove, essendoci già delle frequenze, abbiamo già uno storico oppure no, però il punto è che non dobbiamo considerarlo un nuovo problema, ma se lo consideriamo un problema, lo dobbiamo considerare come un problema esistente non un nuovo problema, perché le frequenze esistono già.
C’è un secondo punto fermo da cui è importante partire per discutere e per parlare ed è il seguente: ci sono degli organismi internazionali che hanno definito una quantità di volt/metro oltre al quale non si può andare per quello che riguarda le onde radio, che siano dei microonde, delle radio, delle tv, dei telefonini, dei cellulari, dei ripetitori, delle antenne qualunque cosa.
Questi volt/metro, questi organismi internazionali hanno definito un parametro, francamente non mi importa quale sia il parametro in questo momento, perché anche se ve lo dicessi, non avrebbe tanto senso perché tanto non tutti parlano tutti i giorni di volt/metro.
Esiste questo parametro, in Italia la legislazione che parte dal 2003, tiene questo parametro oltre 10 volte più basso. Quindi esiste un parametro di sicurezza oltre il quale non si può andare come emissione di volt/metro, in Italia questo parametro è addirittura dieci volte più basso, perché? Perché il legislatore, secondo me saggiamente, si è detto “visto che non sappiamo se faranno bene o male queste onde, è meglio prendere quel parametro, renderlo molto più basso, quindi se dovesse far male, a noi farebbe molto meno male rispetto a quel parametro li. Se non dovesse far niente, faremo sempre in tempo ad allargare”.
Quindi questi sono i due punti da cui bisogna partire per discutere. Ci sono tantissime altre questioni tantissimi altri punti, per esempio: l’amianto è stato utilizzato per tantissimi anni senza pensare che avrebbe fatto male, perché? Perché le analisi che venivano fatte sulle persone che morivano non venivano fatte risalire direttamente all’utilizzo di amianto o meglio alla respirazione di amianto.
Quindi potrebbe anche essere, faccio un esempio, che vengano a generarsi delle malattie che provocano infarto, a causa delle onde, che provocano infarto e quindi uno che muore per infarto viene deputato come uno che è morto a causa delle onde.
Questo di fatto è in ricerca, è in essere come ricerca e bisogna assolutamente tenere gli occhi aperti e le orecchie aperte, assolutamente. Ma dobbiamo partire da dei punti fermi e dei punti comuni e dobbiamo anche partire senza pregiudizi, perché spesso queste informazioni vengono semplicemente, banalmente strumentalizzate.
Per esempio, da una parte abbiamo Movimento 5 Stelle e dall’altra parte abbiamo la Lega di Salvini. La Lega di Salvini non può pensare di operare con aziende cinesi per esempio, per politica. Dall’altra parte abbiamo Movimento 5 Stelle che si sta attaccando con forza a questa tecnologia 5G come una sorta di rivoluzione ed evoluzione che ci sarà.
Di fatto bisogna continuare a studiare, non possiamo fermare le cose, ma bisogna continuare a studiare anche perché, che cosa facciamo, ci mettiamo nella testa di dire ok, il 5G non lo vogliamo? Mentre tutti gli alti avranno il 5G, correranno ad una velocità spaventosa, avranno l’Internet of Things, l’Internet delle Cose e noi non avremo niente di tutto questo, poi ci lamenteremo che abbiamo un PIL che cala.
Quindi fermare queste cose è come fermare il mare con le mani ma dobbiamo continuare a tenere gli occhi aperti, discutere, studiare e farlo partendo da presupposti concreti come i due che vi ho dato, partiamo da qua e discutiamo su questo.
Rock & roll.



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Sono autore di libri su innovazione, tecnologia e comunicazione: power creator, docente e gamer, Rudy Bandiera è il mio VERO nome.
Per sapere chi è Rudy Bandiera, informazioni e contatti vai alla pagina info

I libri che ho scritto:
Giugno 2014: Rischi e opportunità del Web 3.0
Maggio 2015: Le 42 Leggi universali del digital carisma
Maggio 2017: Condivide et impera
Marzo 2019: CREA contenuti efficaci

Di seguito alcuni link per ascoltare altri miei contenuti, su canali un po’ meno consueti.
Audible: “Vita da web”: http://bit.ly/2Zze86B
Spotify: “Rudy Bandiera docet”: https://spoti.fi/31H7E7t

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