La tecnologia è fatta per SVUOTARCI le tasche, letteralmente. Non mi sto riferendo al fatto che la tecnologia serva a metterci le mani in tasca a nostra insaputa, non sia mai, ma serve proprio a levarci le cose dalle tasche, a liberarci dagli oggetti che da sempre ci dobbiamo portare appresso.
Se ci pensate bene è un processo già in atto da tempo: prima ci sono stati orologio, agenda, rubrica, biglietti da visita e carte fedeltà, adesso arriva l’hardware di altro livello e tipologia, quella roba che ci sta in tasca e a cui diamo un valore molto maggiore del reale valore in materiale.
Possiamo andare ad un bancomat e prelevare senza carta, usando il prelievo contactless semplicemente con un smartphone.
I documenti li abbiamo tutti nel telefono e, anche se non hanno un “puro” valore legale, li usiamo all’occorrenza da spedire via mail a chi servono.
Possiamo girare senza soldi perché con le App delle banche possiamo pagare semplicemente passando il telefono vicino al POS così come possiamo pagare il biglietto della Metro senza contanti.
Possiamo disabilitare ed abilitare le serrature e gli allarmi di casa dal telefono, senza avere odiosi mazzi di chiavi in tasca (ancora non tutti ma presto saremo anche senza chiavi di casa).
Ormai le auto si accendono senza chiave, con un pulsante.
Portafoglio, chiavi, documenti, soldi: tutte le cose che abbiamo sempre portato in tasca oggi vengono lasciate fuori dalla tecnologia, in modo da lasciarci la libertà di tenerci dentro i pugni chiusi, come dicevano i Ribelli di Demetrio Stratos ;)
E non credete che sia meglio o peggio, è solo diverso. In molti diranno “e se perdi il telefono?” ma, da bravi cittadini digitali pensanti quali siamo potremmo rispondere con una domanda che è “e se perdi il portafoglio?”.
Il punto a mio avviso non è se va via la luce o se perdi il telefono ma la grande concentrazione di “potere” che sta assumendo il nostro smartphone che è sempre più smart e meno phone.
Un oggetto che contiene tutto è potente, chi lo crea è potente nella misura in cui è potente il dispositivo che ha creato. Questo si, è il VERO tema.
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Sono un docente, divulgatore, scrittore e TEDx speaker: insegno a persone ed aziende a non avere paura del digitale e a viverlo come un’opportunità, sia personale che di business.
Ho scritto 3 libri su tecnologia e digital: Web 3.0, Digital Carisma e Condivide et Impera.
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