Qualche tempo or sono ho visto un cartellone pubblicitario di TIM in stazione, in cui un uomo appoggiava un PC su di una panchina, in mezzo a un prato, e saltava felice come una pasqua. Il claim recitava “il tuo ufficio sempre con te!”
Ma siamo impazziti?

Per anni abbiamo cercato di convincerci che gli smartphone e la mobilità ci avrebbero liberato dal lavoro in uffizio e se questo è solo in piccola parte vero è VERISSIMO che ci hanno inchiodato al lavoro H24.

Il claim “il tuo ufficio sempre con te!” che era vissuto come un sogno, oggi è una terribile minaccia!

Nessuno ha voglia di portare l’uffizio con sé, ovunque, sempre.
È giusto iniziare a capire che ognuno di noi deve avere dei tempi per sé, per la famiglia, per il lavoro e che questi tempi/momenti devono essere separati et esclusivi: quando siamo con i nostri figli-partner-amici dobbiamo essere SOLO con loro perché in quel momento sono le persone più importanti del mondo.
E quando siamo al lavoro o stiamo lavorando, lucidi e concentrati sul lavoro.

Le aziende che fanno pubblicità a mio avviso dovrebbero percepire il cambiamento dei tempi e capire dove sta il confine tra mobilità, smart working e minaccia: i tempi sono profondamente cambiati e stanno cambiando sempre più velocemente di conseguenza, la comunicazione, deve cambiare in maniera fluida e veloce quanto i tempi che dovrebbe rappresentare.

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Sono un docente, divulgatore, consulente e TEDx speaker: insegno a persone ed aziende a non avere paura del digitale e a viverlo come un’opportunità, sia personale che di business.
Ho scritto 3 libri su tecnologia e digital: Web 3.0, Digital Carisma e Condivide et Impera.

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