All’inizio dei tempi, quando il Web era agli albori, il ragionamento fatto da tutti gli imprenditori era “se adesso mi possono vedere in poche persone con Internet mi possono vedere potenzialmente TUTTI“.
Vero, peccato per quel “potenzialmente”.
La grande fregatura è che pensiamo di essere visti da tutti ma in realtà ci vedono in pochi e spesso non sono quelli interessati al nostro prodotto o servizio: come spiego meglio nel video di seguito, io non voglio sapere dove sta la pizza migliore al mondo, io voglio sapere dove sta la pizza migliore al mondo QUA, vicino a me.
I social si sono accorti da tempo di questa lapalissiana realtà et hanno iniziato a creare tool e opportunità locali: Snapchat permette di vedere le storie delle persone vicine anche se non sono amici, Google aumenta l’importanza delle recensioni in Maps e le “Local Guide” sono delle superstar, Facebook traccia ogni tuo movimento e ti chiede di parlare dei posti che frequenti e così via.
Forse è arrivato il momento, per aziende e privati, di guardarsi dentro, o meglio di ricominziare a guardarsi attorno: una sana “introspezione comunicativa” è quello che ci vuole per tornare a mettere le persone al centro. Non dico che ci dobbiamo fossilizzare su noi stessi, dico che dobbiamo avere rispetto per quel “potenzialmente”.