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20 Gennaio 2011

Ma in che lingua parliamo?

di Rudy Bandiera

Apro a caso una pagina di Glamour di gennaio, più precisamente pagina 29, ed ecco cosa trovo (grazie ad una segnalazione della Principessa Leila che sa come turbarmi):

News. Dalle minishoes alle spring preview: è tutto nuovo, faschion e cool.
Borsa in PVC con tracolla faux fur, Chanel.

Mi sposto a pagina 30, ma la musica non cambia:

Lunghi abiti dai print psichedelici, dress dalle tinte accese e accessori macro design.
Si chiama Mylove, è in twill di seta ed è solo una degli accessori della linea crociera Dior: so chic, so parisienne.
Anche nella variante animalier.

A parte l’ultima frase, che penso si riferisca ad un genere di film porno per deviati, sono l’unico che non riesce a capire quello che c’è scritto e quello di cui si sta parlando?
Addirittura leggo un “se siete delle faschioniste irreprensibili”.
Faschioniste? Ma che cazzoh, il mio correttore sottolinea tutto in rosso…

Rudy Bandiera

Divulgatore digitale, #TEDx speaker e Co-founder di NetPropaganda: sviluppo strategie in sinergia con i vari reparti delle aziende o con i professionisti per generare nuovi servizi, progetti e campagne di comunicazione online, creando e rafforzando l’identità di brand o di personal branding. Per la mia biografia, informazioni e contatti vai... alla pagina contatti ;)

54 Comments

  1. Andrea Camolese
    20 Gennaio 2011 at 10:32

    Ok è orripilante e malato! Ma il “correttore” segna rosso pure lovvotica ;)

  2. Rudy Bandiera
    20 Gennaio 2011 at 10:33

    @ Andrea Camolese:
    si, ma ancora per poco… ho fatto un esposto al Re dei correttori :)

  3. Andrea Camolese
    20 Gennaio 2011 at 10:36

    Rudy Bandiera ha scritto:

    @ Andrea Camolese:
    si, ma ancora per poco… ho fatto un esposto al Re dei correttori

    hahaha… bella!

  4. nena
    20 Gennaio 2011 at 10:43

    prova a guardare “Ma come ti vesti?” su Realtime (sempre che tu lo veda..).
    E’ tutto un boule, chiffon, plateau, pochette, ecc ecc :D

  5. cristina
    20 Gennaio 2011 at 10:44

    e’ una fuga dalla realta’,la volonta’ di creare un mondo nuovo partendo dalle parole,un’illusione collettiva,un atto a parere mio violento e discriminatorio verso tutti coloro che non sono in grado di comprenderlo !…..non se l’unico,purtroppo sono molte di piu’ le persone che giustamente non comprendono piuttosto che il contrario….questo non e’ bene ! no !

  6. jack 3 mani
    20 Gennaio 2011 at 10:47

    ma scusa tu vai a cercare dei discorsi sensati su una rivista di moda?
    è come cercare il congiuntivo al Pineta quando c’è la festa del milan…

  7. Rudy Bandiera
    20 Gennaio 2011 at 10:54

    @ jack 3 mani:
    no no ti sbaglio, io non cerco nessun discorso sensato, non ho parlato di senso. Parlo di comprensibilità. Il senso è un’altra cosa. Per esempio “Il GIornale” non ha senso ma è comprensibile, questo è il punto ovvero non posso nemmeno sapere se Glamour ha o no senso, visto che non capisco cosa cazzo scrive!

  8. jack 3 mani
    20 Gennaio 2011 at 10:56

    @ Rudy Bandiera:
    no ti sbsaglio anche tu se non c’è senso non ci può essere comprensione a meno che sia lo scrittore che li lettore abbiano assunto lestesse sostanze.

  9. Rudy Bandiera
    20 Gennaio 2011 at 10:58

    @ jack 3 mani:
    va beh, ok…

  10. Rudy Bandiera
    20 Gennaio 2011 at 11:05

    @ nena:
    adesso che lo so non lo guarderò MAI! :)

  11. cristina
    20 Gennaio 2011 at 11:20

    @ jack 3 mani:
    Në você ser errado para você mesmo se não houver nenhum sentido pode haver entendimento a menos que o escritor que os jogadores tomaram lestesse substâncias.

    ora…..questo che ho scritto ha un senso…..dimmi se lo comprendi !

  12. Rudy Bandiera
    20 Gennaio 2011 at 11:25

    @ cristina:
    Brava Cri!

  13. nena
    20 Gennaio 2011 at 11:34

    comunque evidentemente tu non sei nel target di glamour quindi non dovresti neanche leggerlo :D

  14. Rudy Bandiera
    20 Gennaio 2011 at 11:37

    @ nena:
    questo è disgustosamente vero. In effetti è un abbonamento annuale che l’azienda per cui lavora la mia signora ha regalato A LEI. Quindi manco lo paghiamo hehehe

  15. jack 3 mani
    20 Gennaio 2011 at 11:58

    @ cristina:
    @ Rudy Bandiera:
    va beh, ok…

  16. Pietro Dettori
    20 Gennaio 2011 at 12:16

    Eh eh! Il senso effettivamente, come dimostra l’esempio portoghese di @cristina, ce l’ha. Solo che per l’appunto tu, ed io, non parliamo quella “lingua”.

    L’uso di quei termini (obbrobriosi) è giustificato, secondo me, perchè non c’è altro modo in italiano per esprimerlo. O magari c’è, ma lo capirei io, e anche tu, e non coloro che fanno parte di quel mondo. Quindi ci sarebbe un fashion blogger che ironizzerebbe sul linguaggio utilizzato da un articolista sicuramente “out” :P

    Però si, effettivamente, chi non conosce il codice di quella “sottocultura” (se ne può ancora parlare?) non capisce nulla!
    Se vuoi un altro esempio ti consiglio di dare un’occhiata al blog del Mondo di Patty (http://www.ilmondodipatty.it/) [non c’entro nulla con loro]. Ti consiglio soprattutto i commenti ai post ;)

  17. Rudy Bandiera
    20 Gennaio 2011 at 12:41

    @ Pietro Dettori:
    mi piace il tuo commento! In effetti è una cosa alla quale ho pensato pure io, e i siti di informatica sono l’esempio “più alto” di quello che dici.
    Per fare un esempio, la parola streaming non ha un corrispettivo in italiano, quindi si usa streaming.
    Ma “spring preview” cazzo, quello si che ce l’ha! L’insopportabile è quando:
    A: italianizzano una parola inglese tipo “faschioniste”
    B: quando usano l’inglese pur avendo un corrispettivo italiano

  18. Pietro Dettori
    20 Gennaio 2011 at 12:58

    @ Rudy Bandiera:
    Sul punto A son più che d’accordo! O per lo meno utilizzerei Fashioniste, senza la “c”! Ma d’altronde certi inglesismi sembrano più belli dei corrispettivi italiani. Fashionista è cool, Modaiolo (che potrebbe essere una buona traduzione se non vuoi usare una perifrasi) invece sembra caratterizzato da un’accezione negativa. E poi se penso che ogni giorno twitto e retwitto, non me la sento di dargli troppo addosso! hihi.
    Sul punto B pure. Però, per mantenere la metafora, son appena diventato tuo follower, ma non ho mai pensato di essere un tuo seguitore (o seguace che dir si voglia) :P

    Poi in questi giorni, per motivi di lavoro, ho iniziato a sentir parlare continuamente di ready-to-wear, couture varie, pret-a-porter, ecc. Mi sto ancora riprendendo! :D

  19. Rudy Bandiera
    20 Gennaio 2011 at 13:00

    @ Pietro Dettori:
    pure io sono diventato tuo follower, che è come dire tuo inseguitore appunto.. come quello che sono per me i miei creditori :D

  20. Pietro Dettori
    20 Gennaio 2011 at 13:08

    @ Rudy Bandiera:
    hihihi! :D

  21. cristina
    20 Gennaio 2011 at 13:16

    siamo nell’era del riciclo e del vintage,si tenta di dar nuova vita a vecchi termini,o di coniare nuovi termini per vecchie cose !…nel circo della moda questo puo’ essere anche coerente,nell’informatica puo’ essere l’esigenza di creare un linguaggio comune su base virtuale per definire cio’ che prima non c’era……e ci sta !….nella vita semplice di tutti i giorni pero’ e’ fuori luogo !..appunto un clash !
    a me non piace perche’ tende ad escludere sempre qualcuno !

  22. Pietro Dettori
    20 Gennaio 2011 at 13:52

    @ cristina:
    Il linguaggio è anche un fenomeno sociale. Essendo una convenzione tra alcuni si basa su meccanismi di inclusione e esclusione.

    Lasciando da parte i fenomeni sottoculturali, io apprezzo le contaminazioni, se fatte con stile diciamo. La lingua si evolve, altrimenti è morta!

  23. jack 3 mani
    20 Gennaio 2011 at 14:33

    si ok vi siete dati alla filologia da due soldi e non siete nemmeno lontani dal vero; il problema però è che si sta parlando del linguaggio adottato da “un giornale di moda” che trattando da circa 30 anni di sottane, pantaloni e camicette, che, per quanto le nostre amabili sartine si sforzino, restano un argomento basso e monotono. Nasce da questo l’urgente bisogno di dare sempre un nome nuovo a quel maledetto paio di braghe che è sempre lo stesso da 30 anni!!!
    io non vedo la dicotomia tra senso e comprensione che giustamente c’è quando si tratta un argomento tecnico come quello dell’informatica, io ci vedo invece una situazione tipo quella di certi ristoranti…
    il piatto del giorno è un pesce veloce del baltico adagiato su un letto di pasticcio di mais… ecco e pure oggi te magni polente e baccalà.
    insomma vocaboli creati dal nulla che non significano nulla, basti pensare, sempre in campo “fascionistico” (che viene da fascio) al termine parrucchiera/e negli anni ottanta tale mestiere è stato nobilitato dal termine coiffeur, adesso se vai a taglierti i capelli trovi sull’uscio l’insegna Hair Stylist… insomma se la sensatezza non deve corrispondere con la comprensibilità (così dice Rudy) lasciatemi almeno dire che tutti gli altri escamotage linguistici non sono sottoculture espressive o contaminazioni di linguaggi tecnici ma sonore prese per il culo.

  24. Rudy Bandiera
    20 Gennaio 2011 at 14:44

    @ jack 3 mani:
    oggi sei in vena di polemiche, io lo percepisco amico. Ma ti voglio bene anche quando sei così, io ti lovvo (neologismo) a tutto tondo :)

  25. cristina
    20 Gennaio 2011 at 14:45

    @ Pietro Dettori:
    cio’ che dici e’ giustissimo,la cultura e l’evoluzione sono fondamentali,ma e’ altrettanto fondamentale non far sentire una persona “esclusa” a priori !
    Il progresso deve avanzare sempre,ma tutto ha un prezzo,e si corre il rischio di tagliare fuori proprio coloro che necessitano di piu’ di essere coinvolti.
    Cioe’ la cultura in quanto tale dovrebbe farci riuscire meglio di quanto fa concretamente,altrimenti resta una teoria da sofisti.
    Una persona dovrebbe avere piu’ valore di una teoria.
    Cioe’ per me hai ragione,ma si puo’ e si dovrebbe fare meglio !

  26. jack 3 mani
    20 Gennaio 2011 at 14:47

    @ Rudy Bandiera:
    oh tesora tu si che mi fai passare il nervoso, fossero tutte come te diventerei fascionista.

  27. Pietro Dettori
    20 Gennaio 2011 at 14:49

    @ jack 3 mani:
    eh eh! Buongiorno! Scopri che il linguaggio è un artificio? :P

    La poesia (il massimo dell’artificio linguistico) ha di sicuro una rilevanza culturale diversa da quella di un giornale di moda, ma il suo linguaggio cambia continuamente, di pari passo con i tempi e le trasformazioni sociali! Eppure i temi rimangono quelli, ma fatti passare con metafore, lessico, forma sempre differenti. Eppure i grandi temi son gli stessi da qualche migliaio di anni.

    Pensa alle avanguardie.

    Come è ben noto il linguaggio pubblicitario, o in generale dei mass media, si basa sullo stesso principio. Cambia continuamente a seconda della “sensibilità”. Le parole cambiano la realtà. I ristoranti non hanno scoperto nulla di nuovo e fanno bene a vendersi così. Se il linguaggio non influisse sulla percezione della realtà potremmo parlare in linguaggio macchina per scambiarci informazioni, ma ciò non basta!

    Hair Stylist si trascina dei valori che parrucchiere non trasmette. Io non vado da un barbiere da anni ormai, ma una giovane donnina si farà aggiustare la sua piega più volentieri da uno stilista dei capelli, piuttosto che da un parrucchiere.

    Poi è ovvio che il tuo lessico devi saperlo usare sapientemente, a seconda del tuo interlocutore.

    “Le parole sono importantiiiiiiiiiiii”

  28. jack 3 mani
    20 Gennaio 2011 at 14:52

    Pietro Dettori ha scritto:

    eh eh! Buongiorno! Scopri che il linguaggio è un artificio?

    veramente cercavo di spiegarVi la differenza tra artificio e presa per li culo

  29. Pietro Dettori
    20 Gennaio 2011 at 14:54

    @ jack 3 mani:
    Ok. La differenza, secondo me, sta in chi ascolta.

  30. jack 3 mani
    20 Gennaio 2011 at 14:55

    @ Pietro Dettori:
    comunque ha ragione rudy sono polemica, inoltre se non mi rimettono a posto le lettere sulla tastiera del Pc perdo credibilità è tutta la mattina che cioa invece di ciao
    le parole sono importanti, nanni moretti fortunatamente no…
    caio a tutti
    ecco…

  31. cristina
    20 Gennaio 2011 at 14:56

    @ jack 3 mani:
    allora smetti di dire” docet”.che va tanto di moda oggi e di” insegna”!
    che e’ ugualo e si capisce meglio !
    Mit Zuneigung sprechen
    questo sono certa che lo capisci !…teteschino !

  32. jack 3 mani
    20 Gennaio 2011 at 15:00

    @ cristina:
    io dico docet? perchè tedesco? ma che me stai a pijà per culo?

  33. Pietro Dettori
    20 Gennaio 2011 at 15:00

    @ jack 3 mani:
    Se la discussione non è polemica è pallosa! Quindi grazie :D

    Ciao!

  34. jack 3 mani
    20 Gennaio 2011 at 15:04

    Pietro Dettori ha scritto:

    @ jack 3 mani:
    Se la discussione non è polemica è pallosa! Quindi grazie Ciao!

    e di qui si capisce perchè il padrone del blog è clemente con me

  35. Rudy Bandiera
    20 Gennaio 2011 at 15:05

    Beh adesso ci sta un bel “ipse dixit” . Ecco

  36. Rudy Bandiera
    20 Gennaio 2011 at 15:06

    @ jack 3 mani:
    comunque pure io non ho mai capito il perchè non scrivo MAI ciao ma caio…. mi capita spessissimo… siamo forse disarticolati?

  37. jack 3 mani
    20 Gennaio 2011 at 15:12

    @ Rudy Bandiera:
    naaa c’è qualcosa sulle tastiere sicuro, un complotto, roba grossa mi sa…

  38. cristina
    20 Gennaio 2011 at 15:21

    @ jack 3 mani:
    ho forse capito male che hai vissuto in germany ?…ostalgie…..boh !…docet lo dici ogni tanto !…confessa che sotto sotto sei un ….modaiolo !hahahahaha

  39. Pietro Dettori
    20 Gennaio 2011 at 15:43

    Torno a bomba sulla questione linguistica artificio/presaperilculo sottoponendovi l’ultima canzone di Nek.
    http://www.youtube.com/watch?v=wOFa0sE4fXE

    Il dramma in questo caso è che capisco pure quello che dice! :D

  40. jack 3 mani
    20 Gennaio 2011 at 16:07

    cristina ha scritto:

    @ jack 3 mani:
    ho forse capito male che hai vissuto in germany ?…ostalgie…..boh !…docet lo dici ogni tanto !…confessa che sotto sotto sei un ….modaiolo !hahahahaha

    auferstanden aus ruinen…
    no non sono un modaiolo infatti preferisco la Vitacola alla coca cola.
    mai vissuto in germania, tantomeno quella dell’est,
    honecker docet

  41. jack 3 mani
    20 Gennaio 2011 at 16:11

    @ Pietro Dettori:
    sono andato su angolo testi e sinceramente sembra meno sconnessa a leggerla che a sentirla, probabile dipenda dal fatto che musicalmente nek sia come sentir parlare bobo vieri.

  42. cristina
    20 Gennaio 2011 at 16:50

    @ jack 3 mani:
    se ghe la vitacola ades?????

  43. cristina
    20 Gennaio 2011 at 17:27

    jack 3 mani ha scritto:

    mai vissuto in germania, tantomeno quella dell’est,
    honecker docet

    cosa centra l’est ?…..Jack sono io ritardata o sei tu che assumi”” stupefanti”” prima di metterti al pc ??? cazzodici????

  44. Matteo Bianconi
    20 Gennaio 2011 at 17:49

    Devi capire, caro Rudy, che il FASCHIONISMO è una corrente dello STRATEGISMO SENTIMENTALE che blocca la civiltà. Bisogna che tu sia un poco ANIMALIER nell’animo per scoprire la DIALOGITA’ insita nel meccanismo della Moda. Altrimenti questa SPRING PREVIEW non potrai gustarti i ciccioli alla PARISIENNE.
    Chiaro, no?

  45. Rudy Bandiera
    20 Gennaio 2011 at 17:56

    @ Matteo Bianconi:
    leggendo il tuo commento mi è venuta in mente la parola “aspartame”….

  46. jack 3 mani
    20 Gennaio 2011 at 17:57

    cristina ha scritto:

    cosa centra l’est ?…..

    l’ostalgie è la nostalgia che provano oggi quelli che abitavano le germania est.
    tu mi fai vivere in germania perchè ho parlato di ostalgia, direi che l’est c’entra abbastanza… senza drogarsi.
    esaminato questo aspetto vagliamo l’ipotesi di un tuo effettivo ritardo mentale

  47. cristina
    20 Gennaio 2011 at 18:01

    @ jack 3 mani:
    aspetta…..e la vitacola ?? come la spieghi ?

  48. jack 3 mani
    20 Gennaio 2011 at 18:07

    cristina ha scritto:

    @ jack 3 mani:
    aspetta…..e la vitacola ?? come la spieghi ?

    ok te lo dico però ti avverto che ‘ste robe si trovano anche su Wikipiedi.
    … non te lo dico più

  49. cristina
    20 Gennaio 2011 at 18:11

    @ jack 3 mani:
    Wikipiedi ????
    hahahahahahahahahaha
    ma come ti vengono ste cazzate !!
    hahahahahahahahahaha

  50. jack 3 mani
    20 Gennaio 2011 at 18:16

    da un articolo di vanity pig
    “il maiale oggi, il suino del nuovo millennio, è una animale che abbandona il cortile per scoprire il mondo, l’avventura è un maiale sempre più leggero all’insegna dello sprint, del mordi e fuggi, è un maiale che fa della magrezza la sua carta vincente per dominare il fascioniso dei prossimi anni, ciccioli e salami sono un ricordo del passato, il maiale oggi si vuole sentire agile, quello che dominerà le scene sarà un maiale-tofu per sovvertire le regole della polenta con i ciccioli ed accogliere su di se audaci maglioni minisize con accessori macro design…”
    ecco un’altra illustre fascion-victim.

  51. Laura
    20 Gennaio 2011 at 18:17

    E’ francese Rudy!!! Rer questo non si capisce…. comunque ho scoperto sul web che è uno stile animalier è lo stile tipo: leopardato, zebrato, tigrato…. in genere si dice così…per comprendere tutto….. insomma in casa la tua Principessa avrà un vestitino o un completino intimo stile animalier…. :) :D

  52. Laura
    20 Gennaio 2011 at 18:22

    Certo che a parte pochi post… sono tutti uomini che commentano??? Alla faccia del faschion…!! Ma non era fashion???!!! :) :)

  53. cristina
    20 Gennaio 2011 at 18:44

    @ jack 3 mani:
    tu hai talento Jack,un vero talento !….spero che almeno tu creda in questo !
    poi che sei un po stronzetto……ci sta ! haaahahahahaha
    aggiorna quel blog piuttosto,che vengo a scrivere du cazzate anche li !
    hahahahahaha dovresti stare a zelig,altro che vitacola ! sciampagn e caviale tutti i di ! San Crispino !

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