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24 Novembre 2009

Rotondi è un genio. La pausa pranzo non ha senso

di Rudy Bandiera

Lo so, vado in controtendenza: Rotondi, che mi è sempre stato terribilmente antipatico, ha avuto una uscita da genio puro: “La pausa pranzo è un danno per il lavoro, ma anche per l’armonia della giornata. Non mi è mai piaciuta questa ritualità che blocca tutta l’Italia”.
Ha ragione: se ci si ferma si perde il ritmo, si abbassa il PIL, si perde di concentrazione, ci sfugge il filo di quello che si stava facendo e la produttività ne esce dilapidata.
L’unica cosa positiva della pausa pranzo è il fatto che il 70% degli italiani pranza fuori con conseguenza del fatto che i baristi ed i ristoratori ne godono.

Bene: io ho lavorato in una fonderia di Ferrara per 10 anni e arrivavo con “delle fami” tali all’ora di pranzo che a volte ho rischiato di mangiare il mio collega ex tossico, che era in turno con me.
Non solo: avevo voglia di sedermi, di smettere di sudare per mezz’ora, di rilassarmi lontano dai 110 decibel di rumore e di farmi risalire il sangue dalle gambe al cervello.
Adesso mi sovviene una domanda? Rotondi, ma te hai mai lavorato? No perchè i casi sono due: o hai parlato per una piccolissima percentuale di cazzari come te oppure non hai idea di cosa voglia dire lavorare e non sai che il mondo del lavoro ha mille sfaccettature e mansioni.
Ho capito che Rotondi ha fatto marcia indietro, ma prima di parlare non possono pensare? Devono sempre ridursi a fare marcia indietro?

Rudy Bandiera

Divulgatore digitale, #TEDx speaker e Co-founder di NetPropaganda: sviluppo strategie in sinergia con i vari reparti delle aziende o con i professionisti per generare nuovi servizi, progetti e campagne di comunicazione online, creando e rafforzando l’identità di brand o di personal branding. Per la mia biografia, informazioni e contatti vai... alla pagina contatti ;)

31 Comments

  1. Eugenio
    24 Novembre 2009 at 12:31

    Sono ad immagine e somiglianza del loro grande (si fa per dire) capo.

  2. Daniele Aprile
    24 Novembre 2009 at 12:47

    Non so a cosa si riferisse Rotondi però io sono davvero in controtendenza rispetto a ciò che dicono in giro. Se vieni qua al Sud ti accorgerai che la pausa pranzo va dalla 13e30 alle 17. Non ha senso, ti rovina la giornata e la gente il pomeriggio ha giustamente poca voglia di lavorare. Io ho sempre visto con ammirazione i paesi anglosassoni dove lavorano dalle 9 alle 17 con mezz’ora o al max un’ora di pausa pranzo, così poi alle 17e30, quando torni a casa, hai tempo libero per fare un sacco di cose mentre da noi fai la pennichella alle 14 e vai a dormire alle 23 quindi la giornata va così: ti svegli lavori mangi vedi maria de filippi dormi poi lavori mangi vedi maria de flippi e dormi…
    Ma forse al Nord è differente e sta cosa detta da Rotnodi sembra giustamente un’immane fesseria.

  3. Laura
    24 Novembre 2009 at 12:47

    Forse sarebbe meglio eliminare il lavoro e tenere la pausa pranzo!!!…. Attraverso alcuni studi scientifici si è notato che il lavoratore produce bene per non più di 4-5 ore…..dopo… è inutile lavorare….!!! Sarebbe ora di abbassare l’orario di lavoro per tutti!!!

  4. JACK TRE MANI
    24 Novembre 2009 at 12:47

    diaciamo che indipendentemente dalla fame dopo 4 ore di lavoro è necessario fermarsi un’oretta trascorsa la quale si rilavora altre 4 ore, cioè: si arriva si lavora e ci si ferma perchè dopo la pausa si rilavora almeno per 5 giorni la settimana lavorativi… lavoro… lavorare…

  5. jamie
    24 Novembre 2009 at 12:51

    rudy, missà che hai proprio centrato il problema, come suggerisce anche questa vignetta che ho trovato in rete: http://www.diversamenteoccupati.it/2009/11/23/pausa-pranzo/
    ;-)

  6. Pam
    24 Novembre 2009 at 12:51

    Rotondi è un genio, però poco attento. Se lo fosse stato di + si sarebbe reso conto di quanto sia dannoso perdere tempo per andare in bagno durante la giornata lavorativa. Tra l’altro è scentificamente dimostrato che quando “ti scappa” riesci a mantenere meglio la concentrazione e a produrre il doppio rispetto a quando ti risiedi dopo essere stato in bagno.

  7. Luca R.
    24 Novembre 2009 at 12:57

    Rotondi ha detto una cosa un pò diversa dal semplicistico “aboliamo la pausa pranzo”. Ha spiegato che lui sosterrebbe la possibilità, per i lavoratori che lo vogliono, di abolire la pausa pranzo, generalmente di un’ora, ed uscire prima rispetto al rigido orario di lavoro. Invece di fermarsi obbligatoriamente per un tempo prefissato dalla direzione del personale, chi vuole, potrebbe continuare a lavorare, ed uscire prima dall’ufficio pari a tempo non speso per pranzare. Se uno vuole, penso sia giusto lasciarglielo fare, e magari andare dai propri figli, andare in palestra o farsi i cazzacci propri. La sua proposta non era un obbligo per tutti, ma una libertà di scelta, introducento una flessibilità che sfido chiunque a negare sia utile. Nel resto dell’europa, sia quella di sinistra sia quella di destra e in altri stati del mondo, questo è un diritto già di molti lavoratori. Noi, in italia, prendiamo qualunque proposta come un assalto ai diritti dei lavoratori ed è davvero un brutto modo di vedere le cose.

  8. antonio
    24 Novembre 2009 at 13:14

    @ Daniele Aprile:”se vieni quà al sud ti accorgerai che la pausa pranzo và dalle 13’30 alle 17″ma sei ubriaco?ma dove vivi?a quali lavoratori ti riferisci?fà una pausa pranzo sù,riprenditi

  9. Taurinense
    24 Novembre 2009 at 13:21

    Questi sono i fidi collaboratori di Silvio, in questo caso si tratta della solita castroneria giornaliera senza conseguenze, ma nella maggioranza dei casi le conseguenze sono catastrofiche per la povera Italietta.

  10. Rudy Bandiera
    24 Novembre 2009 at 13:23

    @ Daniele Aprile:
    Amico scusa ma se ti fermi alle 13 e ricominci alle 17 non è una pausa pranzo, ma mezza giornata di ferie. Accordiamoci sui termini ;-)
    @ Luca R.:
    quello che dici non è corretto, Rotondi ha detto “La pausa pranzo è un danno per il lavoro, ma anche per l’armonia della giornata. Non mi è mai piaciuta questa ritualità che blocca tutta l’Italia” e poi si è corretto, il giorno dopo, con quello che dici tu.
    bene, se avesse detto subito quello che ha detto il secondo giorno sarebbe stato un ragionamento sensato, ma così non è stato ergo ha sparato una cazzata e poi ha ritrattato.
    Ecco perchè nell’ultima parte del post dico “prima di parlare non possono pensare?”.
    @ Pam:
    E se quello che scappa è “il grosso” pare che i risultati siano ancora migliori :-D

  11. Luca R.
    24 Novembre 2009 at 13:31

    @ Rudy Bandiera:
    Vero, ha sentenziato senza rendersi conto delle conseguenze ed avrebbe fatto bene a costruire la sua frase unendo i due concetti (quello prima e la toppa). In effetti si è corretto ieri sera stessa alle 23 in diretta su Sky Tg 24. Resta il fatto, che oggi, pur avendo la visione del rotondi-pensiero globale (cazzata+toppa) si continua a voler dare voce solo alla cazzata. E vabbè….il mondo è bello perchè avariato. Ed io, come spesso accade, oggi ho mangiato davanti al pc e lavoro fino a sera tardi. Ma è una mia scelta :) :) :)

  12. Nico
    24 Novembre 2009 at 14:35

    Al di là del Rotondi-pensiero-globale (cazzata+toppa), ma l’avete visto nella ghigna e sentito parlare quell’essere? Ma… secondo voi… può essere considerato una persona “normale”? Ma… voi, potendolo votare, lo avreste fatto Ministro della Repubblica Italiana? Rotondi? Ma cos’è!?… Siccome anche lui inkuyna più di un SUV, gli riserverei lo stesso trattamento di cui si accennava ieri con Jack 3M…

  13. Cicapui
    24 Novembre 2009 at 15:45

    @Nico: mi stai dicendo che adesso tu e Jack avete un altro bersaglio da centrare col SUV, oltre al cane?

  14. JACK TRE MANI
    24 Novembre 2009 at 15:54

    @ Cicapui: Yes…oddio no così c’arrivano i servizi in casa.

  15. Antonella Viapiana
    24 Novembre 2009 at 17:35

    C’era una volta lo Statuto del Lavoratore, poi arrivò il lupo cattivo e se lo magnò

  16. JACK TRE MANI
    24 Novembre 2009 at 17:49

    no vero, erano due i lupi e gli ha spatato il cacciatore prima che potessero mangiare.

  17. JACK TRE MANI
    24 Novembre 2009 at 17:54

    @ JACK TRE MANI: sory, no spatato, ma sparato

  18. Antonella Viapiana
    24 Novembre 2009 at 18:10

    @ JACK TRE MANI: ma perchè la categoria dei lavoratori stipendiati è sempre maltrattata, alcuni imprenditorucoli ci trattano come se ci stessero facendo il favore di farci lavorare…ah scemi, se non ci fosse l’operaio che si carica il mattone come le costruireste la case, con la forza del pensiero?

  19. JACK TRE MANI
    24 Novembre 2009 at 18:19

    @ Antonella Viapiana: non credo che esista realmente la figura del padrone sfruttatore io temo che non si voglia riformare un sistema lavorativo vecchio ed inutile che mantiene ma non promuove, codesta storia assolutista io imprendo tu ti spacchi la schiena non mi ha mai convinto. Credo invece che sia : uno imprede un altro dipende e che nessuno s’ inventi un cazzo di strano perchè se no non ci sono soldi per polizia, carabinieri, pompieri, asl, guardia di finanza, uffici de: il comune, la regione, la provincia, il ministero, la pubblica istruzione…………. ma che ore sono, quanto manca alla pausa cena? o l’ hanno abolita?

  20. Antonella Viapiana
    24 Novembre 2009 at 18:26

    @ JACK TRE MANI:conosco gente che ha firmato al momento dell’assunzione una lettera di dimissioni senza data, con placet del sindacato…la realtà è anche peggiore di quello che si sente dire in giro. Io sono stata minacciata da un mio ex datore di lavoro, perchè quando è arrivato l’ispettorato del lavoro io (lavoratrice in nero) dovevo dichiarare di essere in prova da due giorni, “altrimenti (mi ha detto) quella è la porta”…

  21. Rudy Bandiera
    24 Novembre 2009 at 18:40

    La porta? Quale porta?

  22. JACK TRE MANI
    24 Novembre 2009 at 18:40

    @ Antonella Viapiana: in effetti ti devo dare ragione esistono realtà raccapriccianti, e i datori di lavoro sono fondamentalmente padroni e come tali vogliono essere trattati. Come è sempre stato: padrone sopra, servo sotto. poi un giorno però arrivò lo stato e per l’ appunto bisognerebbe essere impiegati statali per sentirne il beneficio… bestia non mi ricordo più con chi sono arrabbiato… vedi a non pranzare. a’ rotondi… ma vattene a fan cu….

  23. ARDU
    24 Novembre 2009 at 18:43

    Ma perchè dobbiamo guardare i lavoratori stranieri solo per la pausa pranzo? Guardiamoli anche come stipendio, e forse mi viene voglia d’accorciare la mia pausa pranzo. Ma perchè il sig rotondi non chiude la buvette del parlamento? e poi apre bocca e gli da aria. Ciao belli

  24. Laura
    24 Novembre 2009 at 19:59

    @ Luca R.: non è ammissibile che un uomo delle istituzioni dica un cosa e poi il giorno dopo ritratti… ma dove siamo al mercato del pesce??!!…. Magari si potesse uscire prima!! trovalo il datore di lavoro che ti faccia uscire alle 17.00 e prima!!! ….Una volta questo era l’orario delle compagnie aree (esperienza personale) e con un’ora di pausa pranzo!!….Adesso ancora un pò vogliono che lavori 365 giorni all’anno e senza un euro in più!!!

  25. jack 3 mani
    24 Novembre 2009 at 20:58

    @ Laura: quello di dire una cosa e ritrattare è il primo step, dopo dici una cosa e ne fai un’ altra e appena sei pronto per dire solo cazzate… et voila si spalanca la presidenza del consiglio.

  26. MjK
    24 Novembre 2009 at 22:28

    @ Luca R.:
    ma che stai dicendo?
    “si da voce solo alla cazzata”
    OVVIO
    una persona che fa il ministro, prima di aprire bocca dovrebbe avere ben chiaro quello che vuole dire, invece no, in italia i ministri parlano come se fossero al bar e solo quando gli ridono in faccia si rendono conto delle minchiate che dicono, ma fammi il piacere XD

  27. Cicapui
    25 Novembre 2009 at 09:58

    Io proporrei di restare al lavoro ininterrottamente dal lunedì al venerdì sera, dormendo in brandine gentilmente messe a disposizione dal datore di lavoro. Ma per non più di sei ore di sonno, che sennò mi cala la produttività, ecco.
    E che cos’è tutto questo lassismo, a lavorare, sfaticatiiiiii

  28. aglescia
    25 Novembre 2009 at 14:47

    Ottima idea quella di eliminare la pausa pranzo…cosi’ non spezzeremmo piu’ il ritmo lavorativo, ma moriremmo di fame! Eliminiamo, come proposto, anche la pausa caffe’ prevista per legge, cosi’ si muore di sete e infine eliminiamo anche i bagni nelle aziende, cosi’ la gente muore piena di mer*a, ma non perde tempo per pisciare! Eliminiamo il giorno di riposo, che non serve a nulla se non a spezzare il ritmo lavorativo della settimana. Eliminiamo le ferie; cosa se ne fa uno di andare in ferie, con quello che costa fare dei viaggi! Propongo anche di dimezzare la retribuzione degli straordinari! Cos’altro possiamo eliminare per aumentare il PIL? Se mi sfugge qualcosa fatemelo sapere!

  29. Laura
    25 Novembre 2009 at 15:47

    @ aglescia: hai dimenticato le festività comandate eliminiamo pure quelle…. Nota: gli straordinari non li pagano già più con la “scusa” della crisi…..Vanno a recupero se sei fortunato…!!….

  30. aglescia
    25 Novembre 2009 at 16:25

    @ Laura:
    Ben detto, dimenticavo le feste comandate! Non servono nemmeno quelle se non ha spendere soldi, cosi’ tutti al lavoro che si risparmia e si produce!

  31. Antonella Viapiana
    25 Novembre 2009 at 17:32

    In questo momento sto mangiando i fonzie sul luogo di lavoro. Rotondi..TIE’!! Pausa o pranzo o no, io magno!



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