Abito in una piccola città dell’Emilia Romagna che si chiama Ferrara: ci conosciamo tutti a Ferrara, tutti sappiamo i cazzi degli altri e, come è normale per una cittadina di provincia, non siam molto avvezzi ai cambiamenti.
Però ci adattiamo, piano piano le cose che cambiano diventano la norma, le diamo per assodate ed alla fine ci sembra che tutto sia sempre stato così. Siamo abitudinari a Ferrara.

Così è successo che nel parcheggio più grande della città, il parcheggio di via Kennedy che costeggia il centro storico il quale, lo ricordo a tutti, è patrimonio dell’umanità dell’Unesco, hanno iniziato ad arrivare dei ragazzi neri, di quelli che sarebbero li per vendere dei calzini ma in realtà ti chiedono semplicemente dei soldi.
All’inizio ti seguivano in macchina, come è sempre stato, poi hanno iniziato a non portare più con loro nulla da vendere ed hanno cominciato a fare “i posteggiatori” indicandoti i posti liberi in cui parcheggiare.
Noi ferraresi, come dicevo, siamo lenti ad abituarci alle cose, abbiamo il sangue contadino dentro, ma a forza di dai e dai ci siamo abituati e vedere quei ragazzi nel parcheggio è diventata quasi la norma.
Adesso, i neri (odio dire “di colore” o afro-qualcosa… ci sono bianchi e ci sono neri, tutto qua), i neri dicevo, hanno perfezionato il loro business facendo l’unica cosa che forse frutta davvero e cioè si mettono di fianco alle macchinette dove si paga e si preleva il ticket per uscire, e chiedono i soldi del resto, le monetine.
Bene, hanno iniziato in maniera soft ma adesso hanno rotto i coglioni.
Ogni volta che arrivi ad una macchinetta, anche alle 2 di notte, sono almeno in 4 che ti indicano dove ficcare il biglietto, che ti dicono dove mettere i soldi, che ti dicono che vogliono la TUA moneta, che ti guardano con fare audace dicendoti “paga caffè, paga panino”: insomma, basta dico io.
Chi mi conosce sa benissimo che non è questione di razzismo nel senso che potrebbero essere di qualunque colore quelli che mi si piazzano di fianco e mi romperebbero i coglioni uguale: non mi piace che mentre ho il portafoglio in mano, a qualunque ora del giorno o della notte, 4 sconosciuti ci guardino dentro e mi dicano che vogliono i miei soldi, la cosa è diventata davvero al limite della sostenibilità.

Se per caso un giorno qualche idiota, ed il mondo ne è pieno, dovesse avere una reazione non consona alla socetà civile nella quale viviamo, non mi stupirei: il problema è che ogni situazione, prima di svoltare o di migliorare, deva arrivare ad un epilogo spiacevole o drammatico.

No ditemi voi, ho torto?