Siamo al primo di aprile 2016: data curiosa, se pensiamo che no, non stiamo parlando di un pesce d’aprile.
È da tempo che mi interesso alle auto elettriche, non come guidatore ma soprattutto dal lato software e auto-pilota, quindi quando mi imbatto in questa notizia del Sole 24ore decido di farci un post, raccontando la mia visione, il mio punto di vista.
Addirittura, penso di scrivere non sul mio blog ma su Linkedin Pulse, per riempirlo un po’, visto che non lo uso quasi mai se non di rado e con contenuti spesso “doppiati” da altre mie piattaforme.
Quindi butto giù questo titolo
Nuova Tesla Modello 3: da 0 a 100 in 6 sec, elettrica, 30mila euro. Ecco la rivoluzione
E un testo che inizia come segue:
Elon Musk ha presentato ieri la Tesla Modello 3. Chissenefrega, direte voi, e invece dovreste rifletterci: da 0 a 100 in 6 secondi, un’autonomia di oltre 300 Km, 5 stelle di sicurezza in OGNI parametro ovvero la macchina più sicura di sempre, dotata come standard di autopilota. Si, AUTOPILOTA.
Prezzo, 30mila euro, come un Golf ben accessoriato.
Tesla sta anche ramificando una rete di ricarica gratuita che passerà dagli attuali 3.609 punti fino a 7.200 a fine 2017. Girare in macchina, con autopilota, gratis.
Poi scrivo i miei concetti, faccio tute le mie elucubrazioni, metto un bel link al mio canale Telegram, pubblico, e da lì ha inizio il “miracolo”.
In pochissimo tempo il post inizia ad essere letto e letto e letto, e più viene letto più viene commentato più viene commentato e più è in vista e più è condiviso e più viene letto. In una parola, il post si viralizza fino ad arrivare, nel giro di qualche settimana, ad oltre mezzo milione di lettori!
Pazzesco, ma non è finita: passa qualche mese, pare che il post si sia “assopito”, poi in dicembre non so per quale arcano motivo, inizia di nuovo a girare: lo trovo ovunque, sulle bacheche di Facebook, su Twitter, di nuovo su LinkedIn… ovunque. E i numeri impazziscono, letteralmente.
In un paio di settimane si supera abbondantemente il milione di view e, nel momento in cui scrivo, siamo ad oltre UN MILIONE e centomila visualizzazioni.
La grande domanda è: perché?
Si perché se riuscissimo a capire i meccanismi di questo post saremmo a cavallo e sarebbe, di fatto, un successo replicabile.
Il punto è che sappiamo una cosa sola, ovvero che si è viralizzato, ma la domanda rimane, perché?
Alcune risposte me le sono date anche se devo dire il vero, credo siano incomplete.
Titolo
È bello, descrittivo: contiene già la storia al proprio interno, e dà risposte.
Un titolo come questo attira perché formato da numeri, dati e micro riflessioni.
Tempismo
L’argomento caldo tira sempre da morire. Non c’è nulla da fare: i VERI numeri li ho fatti sempre e solo con cose calde, appena accadute o di tendenza.
Argomento
L’auto è sempre stato ed è un argomento molto appassionante, per tutti.
Per alcuni lo è perché la macchina è una vera passione, per altri perché genera indotto e posti di lavoro, per altri ancora è business e per altri è l’industria “per eccellenza” dove si vede il futuro delle altre industrie.
L’auto tira… più di un carro di buoi.
Visione ampia
Un post in cui si traccia una visione del futuro è un post affascinate: se questa visione riguarda tutti, perché l’argomento riguarda tutti, allora il post diventa irresistibile.
Culo
Dite quello che volete ma NON è possibile fare un post da un milione di view senza una bella botta di culo.
Ora vi chiedo, sfacciatamente, avete altre motivazioni che possono avere spinto questo post a un numero di visite probabilmente più alte di ogni altro post Pulse mai scritto in Italia?
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