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04 Ottobre 2010

Renzo “Il Trota” Bossi dalla Bignardi

di Rudy Bandiera

Insomma, io a questo ragazzo qua ci voglio bene: Renzo Bossi, il famoso “Trota” come definito dal suo stesso potente padre, va alle Invasioni Barbariche dalla Bignardi, e dimostra, se ancora ve ne fosse bisogno, che per la politica della Lega Nord è meglio, di gran lunga meglio, che lui NON vada in televisione perchè non ne è in grado.
A differenza di suo padre non regge la pressione, non ha carisma, è palesemente in imbarazzo, spesso non sa cosa rispondere o risponde con frasi preconfezionate, ma tutto questo ci da lo spunto per farci quattro risate, amare se vogliamo ma sempre risate sono.
A fine puntata, al solito, la Bignardona fa le tre domande da pistola alla tempia, quelle sulle quali il protagonista dell’intervista deve rispondere “di pancia” senza troppo pensare e velocemente.
Riporto i miei due passaggi preferiti, due chicche che spero facciano capire a molte persone che il nepotismo della Lega è imbarazzante e che Renzo Bossi è dove si trova solo ed esclusivamente per il fatto di essere figlio di Umberto e nulla più.

Bignardi: “3 valori in cui credi”
Bossi jr: “Tre valori? Beh allora, l’onestà, sicuramente prima di tutto. Poi… boh, non so… vediamo… no perchè l’onestà credo sia uno dei valori più importanti…”
Bignardi: “Veloce, ne mancano due!”
Bossi jr: “… non saprei, hehe”
Bignardi: “Non lo so, sono i valori tuoi, non ti posso aiutare”
Bossi jr: “Beh, l’onestà è prima di tutto, cioè essere onesti già oggi, in questo mondo, è già qualcosa di…”
Bignardi: “Ok passiamo oltre”

Qua la brava conduttrice libera il Trota dal fardello di cercare nel proprio limitato italico dizionario altri due “valori”, visto che proprio non gli vengono, ma non gli vengono.
Poi passa all’Inno, al bistrattato inno di Mameli

Bignardi: “Cos’ha che non va l’Inno di Mameli?”
Bossi jr: “Beh, schiavi di Roma non vedo il perchè. Bisogna essere padroni nel proprio Paese. Credo.

Di seguito il tratto “incriminato” da Renzino:

Dell’elmo di Scipio
S’è cinta la testa.
Dov’è la Vittoria?
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.

Io non sono sono un profe di italiano e nemmeno un estremo difensore dell’inno a tutti i costi, ma a quanto pare non è l’Italia ad essere schiava di Roma ma la vittoria: “schiava” è riferito alla vittoria, che fu creata per essere ottenuta da Roma, nel senso che Roma vince. Il soggetto è la vittoria e non l’Italia.
Ora, se io dovessi dire una enormità come quella detta dal Trota prima mi farei un giro in Rete per essere SICURO di non dire una cazzata, e se avessi anche solo il minimo dubbio di andarmi ad impantanare in qualcosa lascerei perdere. Poteva dire, che so, che non lo rappresenta in quanto padano, o che non gli piace l’aria, ma andare a dire l’unica cosa sulla quale porgere il fianco non è proprio furbissimo.
Si va beh, ma parlo io che non sono consigliere regionale della Lombardia, che non prendo 12mila euro al mese di stipendio e che ho un padre che ha fatto l’operaio per 41 anni.
Che cazzo ne so io.

Grazie a Manu per la segnalazione.

Rudy Bandiera

Divulgatore digitale, #TEDx speaker e Co-founder di NetPropaganda: sviluppo strategie in sinergia con i vari reparti delle aziende o con i professionisti per generare nuovi servizi, progetti e campagne di comunicazione online, creando e rafforzando l’identità di brand o di personal branding. Per la mia biografia, informazioni e contatti vai... alla pagina contatti ;)

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44 Comments

  1. Benny Evangelista
    4 Ottobre 2010 at 09:46

    che poi lasciamo perdere le “domande” della Bignardi….più ruffiana che mai.

  2. Rudy Bandiera
    4 Ottobre 2010 at 09:47

    @ Benny Evangelista:
    ruffiana dici? Non mi è parsa, anche se ho visto solo questo pezzo di video. COme mai dici?

  3. jack 3 mani
    4 Ottobre 2010 at 10:55

    è vero poteva semplicemente dire la verità: l’inno di mameli fa cagare.
    Mameli stesso era un enorme rompicolgioni, spaccava le palle a tutti per farsi dare un ingaggio, il padreterno, che se ne accorse, provvide a toglierlo di mezzo all’età di vent’anni o poco più, ma il capo lassù quando fa bene una cosa ne rovina un ‘altra, lo fece morire per un baionettata presa da uno dei suoi, durante la difesa della repubblica. Come si in Italia basta poco per diventare famosi e così il Goffredo già di famiglia aristocratica, mazziniano, quindi massone delle logge inglesi, fu elevato a martire e simbolo dell’Italia unita e la minchiata “il canto degli italiani”, composta poco prima, ci mise poco a diventare l’inno d’italia. Ora se il cristo, dio padre di tutti gli uomini della terra, l’avesse fatto crepare di tubercolosi a sessant’anni in un esclusivo sanatorio, adesso avremmo cantato va pensiero con giusto merito per il buon Verdi, che si è accontentato di stazionare un po’ mille lire, e grande beneficio per le nostre orecchie.
    detto questo la trota fa schifo anche al cartoccio.

  4. cristina
    4 Ottobre 2010 at 11:10

    vorrei cogliere l’occasione di esprimere la mia antipatia a tutti i leghisti italiani,soprattutto un riguardo particolare per i veneti verso i quali nutro un’avversione speciale ! spero che sto partito-bufala imploda e che tornino tutti alla campagna !
    sul figlio di bo non ho voglia nemmeno di esprimermi! se vanno avanti ancora giuro che mi tessero pd !

  5. Erriko
    4 Ottobre 2010 at 11:26

    Non so se la padania alla fine esista o no, ad esempio il correttore ortografico del Mac in questo momento me la segnala come l’unica parola errata in questa frase. Ma se non esiste davvero ragazzi, per piacere, creiamola, anche piccola piccola, ci mettiamo lui e lo lasciamo lì. Ma poi tutti i “figli di” gli attori vogliono fare, i tronisti, i cantanti, le puu77an3, ma perchè lui il politico… Perchè?!?

  6. Rudy Bandiera
    4 Ottobre 2010 at 11:29

    cristina ha scritto:

    se vanno avanti ancora giuro che mi tessero pd !

    Uh dio, la fine del mondo è VICINAAAA!!
    @ Erriko:
    vero! Per una volta sarei stato felicissimo di vederlo fare il tronista, anche se a dire il vero anche li gli mancano le capacità….

  7. Erriko
    4 Ottobre 2010 at 11:32

    @ Rudy Bandiera:
    Non saprei, gli possiamo trovare un lavoretto in oratorio, o qualcosa così insomma, più adatta alle sue capacità…

  8. Rudy Bandiera
    4 Ottobre 2010 at 11:33

    @ Erriko:
    ah sisi, io quando facevo l’operaio in fonderia ricordo che cercavano…

  9. Arianna Bernardini
    4 Ottobre 2010 at 11:38

    La “trota al carr(-t-)occio” ha un pregio: aumenta la mia autostima.

  10. Rudy Bandiera
    4 Ottobre 2010 at 11:40

    Arianna Bernardini ha scritto:

    La “trota al carr(-t-)occio” ha un pregio: aumenta la mia autostima.

    disgustosamente vero.

  11. jack 3 mani
    4 Ottobre 2010 at 11:46

    renzo bossi… tu ma’ padana!!!

  12. cristina
    4 Ottobre 2010 at 11:57

    io invece mi deprimo,perche’ vedere un deficiente di quella portata in una amministrazione solo perche’ ha avuto il culo di nascere a casa bo mi crea un disagio esistenziale ! mi deprimo perche’ il mio voto come quello di tante persone per un motivo o per un altro ha contribuito a creare sto mostro !
    ora spero che questo governo cada !non nascondo di aver sempre apprezzato Fini, ma alla luce degli ultimi fatti penso proprio di aver preso una cantonata !
    oggi facci outing, se la destra e’questa io non mi ci rispecchio piu’ ! il problema e’ che il trota rispecchia esattamente i suoi elettori !

  13. Rudy Bandiera
    4 Ottobre 2010 at 12:00

    @ cristina:
    sai Cri a quale paradosso siamo? Siamo al paradosso che nessun essere pensante, in Italia, si riconosce in nessun rappresentante politico! A me la sinistra non mi rappresenta come a te non ti rappresenta la destra.
    Gli unici ad essere rappresentati da questa classe politica sono i subumani, cosa che la dice lunga anche sulla classe politica stessa….

  14. Arianna Bernardini
    4 Ottobre 2010 at 12:16

    cristina ha scritto:

    […] solo perche’ ha avuto il culo di nascere a casa bo […]

    Perché, avere Umberto Bossi come padre è una “fortuna”?!
    Ho avuto decisamente più culo io!

  15. jack 3 mani
    4 Ottobre 2010 at 12:32

    no per uno come renzo essere figlio di Umberto non deve essere stata una fortuna, credo che gran parte della sua demenza derivi proprio dal Padre duro autoritario che ha letteralmente annichilito i pochi neuroni di cui dispone un normale figlio di padana.
    Ora però il senatur scampato al coccolone torna comodo, inserire il figlio ritardato, nei meccanismi del potere è l’ultimo tenativo di un padre autoritario che, sapendo di camapre ancora poco, spera che quando non ci sarà più, i suoi devoti compagni leghisti lascino qualcosina al tonto nello spartirsi la torta padana… ma la vedo dura …

  16. s.liston
    4 Ottobre 2010 at 12:51

    jack 3 mani ha scritto:

    è vero poteva semplicemente dire la verità: l’inno di mameli fa cagare.
    Mameli stesso era un enorme rompicolgioni, spaccava le palle a tutti per farsi dare un ingaggio, il padreterno, che se ne accorse, provvide a toglierlo di mezzo all’età di vent’anni o poco più, ma il capo lassù quando fa bene una cosa ne rovina un ‘altra, lo fece morire per un baionettata presa da uno dei suoi, durante la difesa della repubblica. Come si in Italia basta poco per diventare famosi e così il Goffredo già di famiglia aristocratica, mazziniano, quindi massone delle logge inglesi, fu elevato a martire e simbolo dell’Italia unita e la minchiata “il canto degli italiani”, composta poco prima, ci mise poco a diventare l’inno d’italia. Ora se il cristo, dio padre di tutti gli uomini della terra, l’avesse fatto crepare di tubercolosi a sessant’anni in un esclusivo sanatorio, adesso avremmo cantato va pensiero con giusto merito per il buon Verdi, che si è accontentato di stazionare un po’ mille lire, e grande beneficio per le nostre orecchie.
    detto questo la trota fa schifo anche al cartoccio.

    ma perchè non l’ho scritto io?!

  17. Rudy Bandiera
    4 Ottobre 2010 at 12:52

    @ s.liston:
    in effetti questo passaggio è delizioso: “la trota fa schifo anche al cartoccio.”

  18. cristina
    4 Ottobre 2010 at 12:55

    @ Arianna Bernardini:
    la fortuna che intendo io e’ quella economica e visti i tempi non e’ poca! di sicuro er trota e’ un cerebroscarso,e se fosse nato in un quertiere popolare sarebbe di sicuro un delinquente senza alternativa,ma pur sempre scarso !
    @ Rudy Bandiera:
    purtroppo Rudy hai detto l’amara verita’ ! siamo in un mare in tempesta e pieno di squali a bordo di un moscone a remi bucato ! sta pseudodestra pacchiana mi ha schifato,e tutti gli altri mi sembrano avvoltoi pronti a spartirsi la carcassa ! dovessimo andare alle urne a breve,giuro che non saprei come imbrattare la scheda elettorale ! forse mi ci soffiero’ il naso,la pieghero’ per bene e la imbuchero !

  19. s.liston
    4 Ottobre 2010 at 12:58

    comunque questa è finalmente democrazia, finalmente sono rappresentate i milioni
    di trote italiane, e cazzo se sono tante. c’erano tutti, i ladri, (gli onesti non credo) i brutti, i belli, gli omo e gli etero, i settantenni che ancora bombano, i cafoni, i razzisti, gli ignoranti, i picchiatori, i drogati cocainomani, gli imprenditori pregiudicati antisemiti, percè i trota non dovevano avere un referente politico?

  20. CioboMario
    4 Ottobre 2010 at 13:01

    12mila a questo ignorante?? porca puttana! O_O

  21. s.liston
    4 Ottobre 2010 at 13:02

    jack 3 mani ha scritto:

    no per uno come renzo essere figlio di Umberto non deve essere stata una fortuna, credo che gran parte della sua demenza derivi proprio dal Padre duro autoritario che ha letteralmente annichilito i pochi neuroni di cui dispone un normale figlio di padana.

    guarda che se il trota non è quel genio del padre (perchè oggi siamo al punto chebossi umberto è considerato una mente raffinata) se il trota appare un po’ offuscato alle volte, è solo colpa della mamma terrona, mi sembra chiaro

  22. jack 3 mani
    4 Ottobre 2010 at 14:07

    @ s.liston:
    terrona però , che grande figlio di padana…
    comunque tu hai appena scritto sul post dedicato alle donne aaaaah ah
    sei frì frì, come sta Lele?

  23. cristina
    4 Ottobre 2010 at 14:29

    spero sinceramente ,almeno, che il fatto che il trota sia stato bocciato tre volte all’esame di stato sia di incoraggiamento per tutti coloro che a scuola non hanno avuto vita facile ! e con un po di fortuna ,visto l’andazzo,sia mai che lanci un nuovo trand:assumere partendo da coloro che hanno avuto i voti peggiori e via via a salire ! almeno questo si che riscriverebbe la storia !

  24. Matteo Bianconi
    4 Ottobre 2010 at 15:44

    Amo “V per Vendetta”.
    Il fumetto, rimasto sotto censura per anni, è meraviglioso.
    Il film l’ho trovato ben fatto e con un’interpretazione spettacolare della Portman.
    Il significato…
    Bè, vedere un Parlamento esplodere credo sia la cosa migliore che potrebbe accadere.

    Qui, intendo.

  25. s.liston
    4 Ottobre 2010 at 16:07

    jack 3 mani ha scritto:

    @ s.liston:
    comunque tu hai appena scritto sul post dedicato alle donne aaaaah ah
    sei frì frì, come sta Lele?

    …acc..sukumucazz…non mi ero avveduto!..

  26. jack 3 mani
    4 Ottobre 2010 at 16:22

    s.liston ha scritto:

    …acc..sukumucazz…non mi ero avveduto!..

    per forza eri tra amiche, ma Lele? tutto a posto?

  27. jack 3 mani
    4 Ottobre 2010 at 16:31

    @ Rudy Bandiera:
    ma visto che l’articolo l’hai fatto te: secondo te la trota c’ha il minchione?
    giro la domanda anche @ s.liston: che ormai se ne intende
    e @ cristina: te che hai navigato fra quei principi (di destra N.D.A.) che ti pare? secondo te, da donna, la trota come può essere messo a roba per sotto.

    mi sembra un dibattito interessante.

    ah scusa dimenticavo il @ Matteo Bianconi: pure te hai commentato sul post rosa, tu e Listone, … mmmh, bah so’ cavoli vostri;
    ad ogni modo chiedo il vostro parere

  28. cristina
    4 Ottobre 2010 at 17:38

    @ jack 3 mani:
    prima di sputare su Mameli pero’ ascolta questa !
    http://www.youtube.com/watch?v=dCz47FCnPLA

  29. Matteo Bianconi
    4 Ottobre 2010 at 17:57

    Spero che la natura abbia ricompensato la metà cervello con una buona dose di virilità. Che tanto non gli serve lo stesso.

    Poichè la potenza è nulla senza controllo.

  30. s.liston
    4 Ottobre 2010 at 18:53

    il trota sotto c’ha il cefalotto, sicuro, è lombrosiano, occhi a mezz’asta, recchie a sventola, naso grosso, sorriso ebete e cefalotto. sicuro, parola d’esperto

  31. jack 3 mani
    4 Ottobre 2010 at 19:05

    @ cristina:
    no io non ho sputato su mameli, egli era davvero una pippa mica c’è bisogno di ingiurie è oggettivo, parte con una fanfara sostenuta e stucchevole che sfuma in una marcetta quasi demenziale, versi mal strutturati metricamente il testo poi … no basta non dico altro queste sono perle di saggezza di un uomo libero non potreste mai capire; però non rispondi al dibattito e che c’entra rino gaetano?
    @ Matteo Bianconi:
    grazie un’analisi molto lucida, anch’io penso che sia ben fornito certo ci vuole il coraggio di una Daddario per goderne.

  32. jack 3 mani
    4 Ottobre 2010 at 19:07

    s.liston ha scritto:

    sorriso ebete e cefalotto. sicuro, parola d’esperto

    ah ah alla John Holmes?

  33. cristina
    4 Ottobre 2010 at 20:24

    @ jack 3 mani:
    secondo me er trota cia un bel cimelio ! peccato che non e’ corredato da altrettanto fascino ! un po come era la polo,un buco con il gusto intorno !
    mmmmh……
    Mameli ha partecipato alla creazione della canzone di Rino Gaetano,sfiorivano le viole,e lo cita sul finire della canzone stessa,forse si era ripresosul finire della sua carriera .Personalmente preferisco Verdi

  34. cristina
    4 Ottobre 2010 at 22:08

    @ jack 3 mani:

    http://www.youtube.com/watch?v=7uyOIM4wmBI&feature=fvsr

    magari comprendi (sempre ammesso che tu non lo sappia gia’) il perche’ questo non lo faranno mai l’inno nazionale !

  35. lalbetta
    6 Ottobre 2010 at 11:54

    (… con 2 giorni di ritardo…) le parole del tuo post sono i pensieri che mi sono balenati in testa dopo aver visto l’intervista. E’ molto interessante.
    Solo una riflessione: il Trota è l’ennesimo esempio di un nepotismo assurdo (non solo della Lega, purtroppo) secondo il quale figli di persone illustri occupano immeritatamente posti di prestigio e di grande importanza. Sarebbe utopico pensare che un figlio possa opporsi a tanta grazia ottenuta senza alcuno sforzo, ma c’è da chiedersi se un padre che offre ruoli di prestigio a un parente senza capacità, sia un uomo lungimirante e attento al bene del proprio parente (oltre che a quello del proprio paese, della propria azienda, ecc.).

  36. Rudy Bandiera
    6 Ottobre 2010 at 11:56

    @ lalbetta:
    hai ragione, prova a cliccare sulla parola “nepotismo” nel post, e vedrai che ti davo pienamente ragione anche prima che tu ce l’avessi :)

  37. lalbetta
    6 Ottobre 2010 at 12:57

    @ Rudy Bandiera:
    pur ritenendoli importanti, ho l’impressione che i link all’interno di un post interrompano il fluido scorrimento della lettura e rimando la consultazione ad un momento successivo….salvo dimenticarmene!
    Scusa ;)

  38. Rudy Bandiera
    6 Ottobre 2010 at 15:45

    @ lalbetta:
    figurati! I link si possono aprire in una nuova scheda senza interrompere nulla, ma io ti svelo che li metto solo per avere una valenza SEO, non per gli utenti ;)

  39. lalbetta
    6 Ottobre 2010 at 16:28

    @ Rudy Bandiera:
    Giusto!
    E io ti svelo che lavoro in un luogo dove il nepotismo è un tema dominante: respirando tutti i giorni il disagio che certe scelte imprenditoriali provocano, mi rendo conto che un uomo lungimirante e giusto può fingere di far lavorare i propri figli ma deve affidare i ruoli decisivi a chi lo merita davvero.
    Ma come sostieni tu, è più facile fare gli spettatori passivi di questa situazione che inorridire!

  40. Nico
    7 Ottobre 2010 at 14:47

    Inquietante.
    L’ho letto, volevo condividerlo, ma non sapevo in quale post metterlo…
    Ecco.

    http://www.disinformazione.it/strategie_manipolazione_media.htm

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