• Home
    • Video
    • The Old Gamer
  • Rudy Bandiera: biografia e servizi
  • TEDx Rudy Bandiera
  • eBook gratuiti
    • Stato di pandemia: shut in economy, business, privacy e socialità nel dopo il COVID-19
    • Sociologia e marketing dei videogame
    • Il post perfetto per Instagram
    • CREA contenuti efficaci. Il mio metodo spiegato a tutti
    • Condivide et Impera
    • Le 42 Leggi Universali del digital carisma
    • Rischi e opportunità del Web 3.0
  • Home
    • Video
    • The Old Gamer
  • Rudy Bandiera: biografia e servizi
  • TEDx Rudy Bandiera
  • eBook gratuiti
    • Stato di pandemia: shut in economy, business, privacy e socialità nel dopo il COVID-19
    • Sociologia e marketing dei videogame
    • Il post perfetto per Instagram
    • CREA contenuti efficaci. Il mio metodo spiegato a tutti
    • Condivide et Impera
    • Le 42 Leggi Universali del digital carisma
    • Rischi e opportunità del Web 3.0
partito pirata
02 Agosto 2012

Partito Pirata Italiano: come cambiare la politica italiana con Internet. #partitopirata

di Rudy Bandiera

Il Partito Pirata Italiano ha un grosso problema, diciamolo subito: il nome.
L’accezione della parola “pirata” in italiano è negativissima ed è un problema di comunicazione non da poco: in molti sorridono ancora prima di sapere e capire di cosa si tratta. Ma il nome ha delle radici profonde, in nord Europa, e non si cambia.
Ma, e ve lo dico con cognizione di causa, non si tratta di bambini, non si tratta di un gioco. Si tratta di un movimento, un embrione di partito che porta in se la fiamma del cambiamento, che porta in se i cromosomi per attuare quella nuova forma democratica della quale abbiamo tanto bisogno, quella nuova forma democratica che ci liberi dal cancro della politica di oggi, asfittica, autoreferenziale e autoalimentata.
Vi chiedo solo di leggere l’intervista a Gianfranco con la mente aperta e senza il sorriso sulla faccia di chi dice “tanto sono tutti uguali”. Il cambiamento deve partire da ognuno di noi e il cambiamento può avvenire solo se crediamo possa avvenire.

Cinque anni fa se qualcuno vi avesse detto che Grillo sarebbe diventato il secondo partito italiano, voi ci avreste creduto?

partito_pirataD: Parlaci del Partito Pirata: dove è nato, quando e con quali propositi. Esegesi, storia e un po di cose con i paroloni.

R: Vediamo, per non dover fare una risposta troppo lunga (e per alcuni di certo noiosa), riverso un po di “cose sparse” pescate dal nostro passato:

il Partito Pirata nasce dall’esigenza della mailing list no1984.org http://www.no1984.org/ di uscire dal web e sollecitare l’attenzione sui problemi che stavano e stanno creando tecnologie quali i DRM e il Trusted Computing; il primo vagito è di settembre 2006 e la formalizzazione dell’associazione fu il 16 settembre 2006;

nel 2007 abbiamo scritto ai presidenti di Camere e Senato e fatto lobbing per la legge Urbani, organizzato googlebombing per sostenere lo sviluppo del wimax e la sua liberalizzazione, reso disponibili alcuni testi di Pirandello e Deledda in contrasto con la SIAE che ne voleva prolungare i diritti “usando” una clausaola normativa relativa al periodo della guerra;

nel dicembre 2007 inizia la pubblicazione del “Piratpartiet-diritti digitali” http://www.piratpartiet.it/ in formato stampabile a4 pdf; nel 2008 partecipiamo alla commissione Gambino per la riforma del copyright e ci battiamo per affossare la proposta scaturita dalla commissione Masi/SIAE;

nello stesso periodo abbiamo sostenuto vittoriosamente (grazie agli avvocati Giovanni Battista Gallus e Francesco Paolo Micozzi) The Pirate Bay per contrastare il blocco illegittimo all’accesso al sito, su ordine del sostituto procuratore di Bergamo, attivando e organizzando la diffusione della protesta;

nel 2009 alle elezioni europee l’allora segretario Alessandro Bottoni si presentò come indipendente nelle liste di SeL per la difesa dei diritti digitali, partecipammo alle manifestazioni di piazza con la FNSI per la libertà di stampa;

nel 2010 il nostro Paolo Cocuroccia si candida come indipendente del Partito Pirata per  SeL nelle regionali del Lazio così come Athos Gualazzi si candida come indipendente del Partito Pirata nella lista civica “Più Democrazia a Rovereto” alle comunali di Rovereto; nello stesso anno partecipiamo alla costituzione dell’Internazionale dei Partiti Pirata, ci battiamo con i francesi contro l’HADOPI e con gli altri attivisti e ONG europee contro l’ACTA, facendo azione di “informazione e sensibilizzazione” verso i deputati italiani al Parlamento EU, oltre ad organizzare l’incontro Stallman/Vendola e la “battaglia” per il software libero in Puglia, e per finire l’anno partecipiamo all’ Internet Governance Forum di Trento;

il nostro “Piratpartiet-diritti digitali” in stampa cartacea settimanale, è stato inserito nel quotidiano di Sansonetti“Gli Altri” a diffusione nazionale e nel 2011 alla conferenza internazionale dei PP, cominciamo il lungo e difficile percorso per trasformare il PP Italiano nella sua “forma” attuale.

anonymous

D: Diciamoci la verità, siamo tutti un po stanchi della politica e dei politici. Cosa avete voi di diverso da quelli che non sopportiamo più?

R: Un collega Pirata rispondendo a chi giustamente ci pone questa domanda condita con “siete tutti uguali” e “tanto volete tutti usare il nostro lato B come deposito per il vostro pene“ risponde così:

  • “Quante volte sono venuti a chiederti i soldi per la tessera di un partito, o a metterti in mano un foglio con su spiegato come e chi devi votare?
  • “Quante volte invece sono venuti a chiederti di CREARE un partito? Di contribuire a dargli una linea? E tu che tipo di contributo hai dato fino ad oggi, per cambiare le cose e frenare questa caduta libera nella cacca?”.

Quando abbiamo deciso di creare un Partito completamente orizzontale, non piramidale come quelli attuali, abbiamo voluto che tutti gli iscritti abbiano lo stesso “potere”, ognuno ha il diritto e dovere di essere protagonista della propria società impegnandosi in prima persona senza fidarsi del santone/salvatore di turno, per questo abbiamo azzerato le gerarchie partitiche per dar modo a TUTTI gli iscritti, che lo vogliano, di partecipare attivamente ed esprimere la propria opinione su qualsiasi scelta politica/organizzativa, piccola o grande che sia; questo lo stiamo mettendo in pratica attraverso un’ Assemblea Permanente composta da tutti gli iscritti, che attraverso la nostra piattaforma elettronica (Liquid Feedback), dibatte, sviscera, integra e decide giornalmente su tutte le questioni che riguardano il partito, dalla scelta dei colori e dei disegni da stampare sulle magliette alle politiche sulle unioni civili e/o a quelle sul funzionamento degli enti pubblici e/o sulle scelte economiche del paese.

D: In un Paese in cui la partitocrazia è dominante e dove i partiti sono radicati come gramigna, come pensate di riuscire a prendervi una nicchia di elettorato? Solo con la Mamma Rete oppure anche con l’uso di altri media?

R: siamo ben consapevoli della forza della Rete così come della necessità di essere a contatto diretto con altri cittadini come noi (si, anche noi siamo contadini, medici, disoccupati, studenti, dipendenti pubblici, etc.) e mentre ci rendiamo conto che una società come quella italiana sia molto “influenzata” dai media tradizionali, vediamo che la gente che è disposta a collaborare, entrando a far parte di questo crogiolo di persone ed idee diventa sponsor e promotore del Partito Pirata (e di conseguenza di se stesso) verso amici, conoscenti, interessati, un vero e proprio “friendship sharing” ;)

D: Il Partito Pirata in Italia e all’estero è la stessa cosa?

R: Si/No 

L’assemblea dell’Internazionale dei Partiti Pirata PPI http://pp-international.net/, l’organizzazione che coordina gli oltre 60 Partiti Pirata presenti nel mondo, tenutasi il 14 e 15 Aprile scorso a Praga, oltre ad eleggere il board che agirà da coordinamento internazionale ha deciso che i pirati saranno il primo schieramento Europeo a presentarsi alle elezioni come artito unico, il Partito Pirata europeo PPEU presentando un programma elettorale comunehttp://wiki.ppeu.net/doku.php?id=start_it, ratificato da tutti i partiti nazionali partecipi, che vedrà la tutela dei diritti civili, la partecipazione diretta, la reale trasparenza politica/amministrativa e la difesa delle libertà digitali come pilastri fondamentali è dando vita ad una sintesi delle problematiche più “specificatamente” locali che confluiranno nel programma generale.

clone_pirata

D: Parlaci nel dettaglio del sistema “Liquid Feedback”. Come è fatto e a cosa serve?

R: Ci provo, cercherò di dare una panoramica completa tralasciando necessariamente diverse cose, sicuro che mi perdonerete ;) :

Il programma (open source, completamente configurabile e personalizzabile) si presenta graficamente come un forum con diverse sezioni corrispondenti alle aree tematiche che vogliamo “trattare”, dall’organizzazione interna del partito, all’ufficio “stampa”, dalla sezione dedicata all’economia all’istruzione e ricerca, entrando (cliccando) nelle quali possiamo vedere tutte le proposte presenti, da quelle appena create a quelle in discussione o in votazione fino a quelle concluse.

Ogni utente/iscritto (ripeto OGNI utente) ha diritto di creare, compilando un semplice form, una o più proposte su qualsiasi argomento/tematica ritenga di avere idee, competenze, “intuizioni”: sarà poi l’assemblea permanente (ovvero TUTTI, ripeto TUTTI, gli iscritti che lo desiderano) a “selezionare“ le proposte che meritano di essere trattate (meccanismo anti-troll on):

infatti ogni proposta dovrà superare diverse fasi prima di arrivare al voto, la prima delle quali prevede che SOLO superando un determinato livello (quorum) di interesse (immaginatevi i “mi piace” di facebook per intenderci) la proposta potrà passare alla successiva fase di discussione in cui verranno sviscerati pro e contro, suggerimenti e controproposte;

in ogni momento infatti tutti (ripeto TUTTI) gli utenti/iscritti possono dare suggerimenti all’autore della proposta (anche qui si compila un semplice form) che a loro volta possono essere “valutati” da tutti (ok non ripeto più, ormai è implicito) gli iscritti come più o meno importanti e validi, restituendo all’autore dei “feedback” molto utili e chiari, quantitativamente e qualitativamente, su ciò che “pensano” e vorrebbero vedere nella proposta i potenziali votanti.

Allo stesso modo in cui è possibile proporre suggerimenti, è anche possibile fare una o più controproposte, specialmente quando si è in completo disaccordo con le proposte attualmente presenti o si ritiene di avere una soluzione migliore al problema; prima di arrivare alla votazione finale tutte le proposte dovranno superare un nuovo quorum di interesse e saranno quindi a disposizione degli iscritti che potranno esprimere la propria lista di preferenze:

ogni utente infatti può votare per ogni proposta non solo il favore o la contrarietà alla stessa ma anche l’ordine di preferenza creando quindi una lista che tenga conto di ciò che egli pensa del complesso delle soluzioni in campo (la proposta A è la favorita, la B la seconda in ordine di favore, la C neutra, la D negativa ma molto meglio della E che è quella che non si vorrebbe assolutamente come vittoriosa); a voto concluso avremo il risultato che ci consegnerà la proposta“vincitrice assoluta” tra quelle che avranno raggiunto la percentuale di maggioranza prevista e sarà quella che è stata preferita su ogni altra “in confronti a coppie” (in definitiva vincerà la proposta che avrà il miglior rapporto tra Favorevoli/Contrari, quella che “scontenta meno” i votanti nel loro complesso, tenendo quindi in giusto conto anche il pensiero della minoranza – il metodo matematico applicato e il “Metodo Schulze”http://en.wikipedia.org/wiki/Schulze_method ).

PS:

– i quorum, così come i tempi di durata delle varie fasi e le percentuali di maggioranza fa raggiungere vengono stabilite con “politiche” apposite diverse in base al tipo di proposta, ad esempio tempi brevi e quorum/percentuali minimi per un comunicato stampa, tempi lunghi e quorum/percentuali alti per una modifica statutaria)

– molto importanti sono anche le deleghe che è possibile concedere e ricevere dai/ai partecipanti, cosa che è possibile fare in qualsiasi momento, per tutte le area, per una sola area, o per una sola questione, deleghe che possono essere ritirate in qualsiasi momento e bypassati in automatico dal voto diretto del delegante.

D: Considerando il plausibile target di elettorato che avete, ovvero persone avvezze ad Internet e al computer, non pensate di essere una sorta di setta di eletti o di sembrare tale?

R: In un paese in cui il 46% dei cittadini nella fascia tra i 16 e i 74 anni ed il 15% nella fascia tra 16 e 24 anni non è in grado di copiare o spostare file o cartelle sul PC (fonte Eurostat aprile 2012

http://t.co/EKOGbukF) è purtroppo abbastanza facile sembrare degli eletti dal punto di vista informatico, in realtà il divario digitale e culturale è una delle battaglie che vogliamo combattere cercando anche la collaborazione con quelle realtà locali che si occupano di recuperare vecchi PC (trashware) rendendoli nuovamente funzionanti ed installando sistemi operativi liberi per poi proporre corsi di alfabetizzazione aperti a tutti;

al momento per quello che riguarda la nostra attività, negli incontri “fisici” (spesso in birreria ) che teniamo sul territorio con iscritti ed interessati oltre a parlare delle discussioni e delle proposte che l’assemblea permanente tratta in quel periodo, portiamo anche i nostri portatili per permettere a chi lo desidera di conoscere il funzionamento degli strumenti che usiamo e a chi ne ha diritto (gli iscritti) ma non ne ha la possibilità a casa o al lavoro, di esprimere il proprio voto;

partito pirata

D: Parlaci dello statuto: se puoi riassumicelo o fallo capire a noi profani che ci vogliamo avvicinare al movimento.R: Direi che la cosa più “diretta e chiara” sia quella di citare questi due articoli:Art.3. ScopiL’Associazione ha i seguenti scopi:
1. promuovere la dignità dell’essere umano ed il primato dei suoi diritti rispetto a quelli di stato, imprese ed altri enti;2. promuove i diritti fondamentali riconosciuti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e dagli altri trattati di diritto internazionale e dalla Costituzione Italiana;

3. promuovere la tutela dei diritti civili in particolare in ambito digitale;

4. promuove la trasparenza;

5. promuovere la democrazia partecipativa.

[…]

Art. 17. Assemblea Permanente

Il Partito Pirata è costituito in Assemblea Permanente nella quale tutti i Pirati possono proporre, discutere, migliorare le proposte formulate e deliberare nel rispetto delle regole dello Statuto utilizzando una piattaforma tecnologica (di seguito “Piattaforma”). (Liquid Feedback n.d.y.)

D: Ci sarà spazio per i “grandi temi” etici all’interno del partito oppure rimarrete vincolati solo a problemi di ordine pragmatico?R: In realtà, proprio perché sia il programma che le decisioni prese dal Partito Pirata derivano dalle scelte fatte dall’assemblea di tutti gli iscritti (assemblea permanente) vengono trattate tematiche di ogni “ordine e grado” (che siano chiaramente in linea con i principi statutari) e sebbene per molti temi di rilevanza nazionale come altri di carattere etico diversi colleghi hanno già formulato proposte, abbiamo deciso di rimandare il dibattito quando saremo alcune migliaia e quindi un campione più rappresentativo della popolazione, un numero maggiore di “teste” pensanti che possa elaborare soluzioni davvero frutto dell’intelligenza collettiva.D: Tira fuori info utili da dare al lettore interessato: dove vi si trova online, se esistono degli emuli da evitare e via dicendoR: Hi hi, si effettivamente abbiamo già avuto (unici pirati al mondo) il caso di un “clone-pirata” che ha tentato di sfruttare l’interesse degli ultimi mesi per il “brand” Partito Pirata presentandosi in alcune realtà locali con un programma che accanto a posizioni populiste anti-casta sosteneva “principi e valori ” contrari a quelli dal Partito Pirata Italiano ed Internazionale (siamo stati costretti a rivolgerci al giudice che ci ha riconosciuto il diritto di “al nome e all’uso del signet” non al “copyright” come qualche giornalista, certamente in buona fede, ha erroneamente scritto);
i principali “luoghi virtuali” in cui trovare il Partito Pirata Italiano in Rete sono http://partito-pirata.it/ (al momento re-indirizza su http://votopirata.it/ a causa dei “lavori di aggiornamento” sul sito ufficiale) su Facebook a questa pagina https://facebook.com/partitopirata su twitter qui https://twitter.com/partitopirata mentre per fare due chiacchiere in diretta in questa webchat https://chat.tgbit.net/#psyc://hinezumi.im/@pirati oppure fisicamente nelle zone dove siamo riusciti ad organizzare incontri periodici o saltuari http://bit.ly/LIi5yC e/o contattando direttamente i nostri certificatori (coloro che si occupano del primo contatto e dell’iscrizione al vis-a-vis) nelle zone dove riseidono http://bit.ly/O2UVS8D: Ultima domanda, la più difficile: mi offrirai salama da sugo e birra quando mi iscriverò al Partita Pirata di Ferrara?

R: Ogni Certificatore ha preparato un regalo di benvenuto ai nuovi iscritti (vabbe magari non tutti) e per quanto riguarda noi Ferraresi oltre alla birra è d’obbligo il cibo dei dyy (come disse un famoso blogger/giornalista tempo fa http://pinterest.com/pin/88946161361015401/)

Grazie Gian, ci vedremo presto per una birra e per, chissà, per una firma.

 

 

Rudy Bandiera

Divulgatore digitale, #TEDx speaker e Co-founder di NetPropaganda: sviluppo strategie in sinergia con i vari reparti delle aziende o con i professionisti per generare nuovi servizi, progetti e campagne di comunicazione online, creando e rafforzando l’identità di brand o di personal branding. Per la mia biografia, informazioni e contatti vai... alla pagina contatti ;)

casumaro-ferrara-tenda
 Previous Article Emilia dopo il #terremoto: facciamo il punto tra #ferrara e dintorni
ponte finale emilia terremoto
Next Article   Scene da un terremoto: una foto che mi è quasi costata la vita

10 Comments

  1. Elena
    3 Agosto 2012 at 08:21

    Non so, ancora non mi convince, devo capire.

  2. yanfry
    3 Agosto 2012 at 14:47

    Ringrazio Rudy per l’intervista e mi metto a vostra disposizione per cercare di fugare i vostri dubbi e rispondere alle vostre domande :))

    Per rispondere a Daniele de Sanctis preciso subito che siamo un Partito a tutti gli effetti, SE il nostro programma può sembrare al momento “spartano” e/o solo incentrato su problematiche relative alla Rete (che rimangono comunque le nostre priorità, dato che partecipazione diretta alla politica di un paese, libertà di espressione, diffusione dell’informazione e delle cultura grazie sopratutto alla Rete sono e diventano sempre più importanti per QUALSIASI attività, politica, sociale, economica e “ludica” che sia) posso garantirti/le che trattiamo giornalmente temi che vanno dalle unioni civili, ai rimborsi elettorali, dalle proposte di riorganizzazione dello stato alle riforme dell’istruzione, etc. (l’aggiornamento del nostro programma e manifesto in tempo reale è difficoltoso perchè gli argomenti trattati spesso richiedono modifiche e scelte collegate ad altri temi).

    La difficoltà di “comunicazione” a cui accennava Rudy è dovuta, oltre al numero ancora “limitato” di Pirati italiani, essenzialmente alla difficoltà di “lavoro e organizzazione” di un progetto completamente nuovo, in cui l’azzeramento delle “cariche di potere” in favore dell’assemblea permanente degli iscritti, porta a dover “lottare” con l’abitudine tutta italiana di un “riferimento”, un qualcuno che dica CHI deve fare e COSA, quali PRIORITA’ portare avanti, mentre in una comunità come la nostra, in cui tutti sono volontari, OGNUNO non solo può ma deve dare il suo contributo, proporre e portare avanti idee, scelte e soluzioni, la “pappa cotta ed il santone di turno” qui non ci sono e non ci possono entrare.

    Per chiudere (temo di diventare troppo pesante) oltre a restare a vostra disposizione per continuare la chiacchierata e per eventuali chiarimenti, provate a contattare qualcuno dei nostri certificatori (c’è il link alla mappa alla fine dell’articolo/intervista) e se fanno qualche evento andate a fare un salto, come sempre l’incontro diretto e dal vivo è sempre molto più istruttivo e completo delle chiacchiere “online”, byez.

  3. Matteo
    7 Agosto 2012 at 15:39

    Bell’analisi, tuttavia posso dirvi con ragionevole certezza, vivendo il M5S e avendo vissuto l’esperienza di Ferrara, che se la politica si guarda in viso da 3000 anni un motivo c’è.
    Il web unisce le coscienze, ma non sono sicuro che unendole le elevi. É un ottimo strumento di analisi del mood, ma non potrà mai togliere l’effetto di una dialettica fisica. In politica un sistema non può escludere il precedente in pochi anni, sono processi più spesso di evoluzione culturale che richiedono sacrifici da parte di tutti, e anche qualche scontento….
    Anche i pirati alla fine si sono accorti dell’estrema macchinosità e violabilità di LF e hanno ricominciato ad utilizzare le assemblee.
    Purtroppo l’uomo possiede variabili irreplicabili ed ingestibili come la speculazione e nessun sistema sarà mai governabile al 100%. Per questo la politica da secoli viene definita il compromesso, proprio perché nessuna decisione è definitiva.

  4. yanfry
    7 Agosto 2012 at 22:38

    Grazie per il tuo intervento Matteo, mi piacerebbe sapere di più su questa tua affermazione relativa alla “macchinosità e violabilità di LF e hanno ricominciato ad utilizzare le assemblee” e a quel realtà pirata si riferisce.

    Da quasi un anno ci sentiamo con regolarità con i colleghi Francesi e con i Greci, mentre per quanto riguarda l’esperienza Tedesca avere in assemblea un componente del PP-DE che ha vissuto e contribuito in questi anni ai risultati tedeschi è un beneficio enorme, specialmente per persone come noi che “professano” la copia, il remix e la ricontestualizzazione delle informazioni e delle esperienze ;)

    Il PP-DE dal 2006 ha SEMPRE utilizzato le assemblee pubbliche “fisiche”, cosa che ha continuato a fare, SEBBENE sia stato introdotto dal 2010 liquid feedback, con regolarità, sia per quanto riguarda la comunicazione delle novità, che l’aggiornamento delle proposte e scelte in corso “d’opera”, comunicando direttamente con i vecchi e con i nuovi pirati, ma utilizzando con enormi risultati il software, considerato dagli stessi elettori tedeschi uno degli elementi principali per la scelta del voto per i Pirati di Berlino (insieme alle proposte sul reddito di esistenza, la reale democrazia diretta senza leader, l’importanza della rete per tutti, bambini e anziani compresi, per i Pirati la Rete non è “un mezzo”).

    Ancor di più i vantaggi e le possibilità di lqfb sono stati sviluppati nel Partito Pirata italiano, che diversamente di quello Tedesco e da altri nel mondo, ha deciso di utilizzare il software come strumento “principe” dell’Assemblea Permanente (primo “esperimento” di questo genere per i Pirati a livello globale), che si avvale si delle possibilità di sintesi e confronto offerte dal programma ma che è fatto da persone e proprio nella volontà di queste di COSTRUIRE qualcosa c’è la migliore “patch e update” possibile per contrastare ogni “variabile ed errore” si presenti (e se ne presentano ti assicuro); ciò non toglio che anche noi sebbene non ne abbiamo un
    “bisogno tecnico” ne abbiamo un forte bisogno sociale, ecco perchè con fatica ci spostiamo spesso da una provincia all’altra per incontrare gente (siamo ancora pochi a livello nazionale, sigh)

    Detto questo resto in attesa di sapere a quali pirati ti riferivi anche per sapere da loro quali siano state le difficoltà che hanno incontrato con il software, byez.

  5. pompeo
    4 Ottobre 2012 at 20:31

    Trovo positivo ricercare nuove forme di rappresentanza dei cittadini,per migliorare occorre cooperare rendendo fruibili nozioni scoperte esperienze ecc.,la tutela del disagio occupazionale è fondamentale in qualsiasi circostanza avvenga,ecco dove incomincia il percorso di cresita collettivo ma soprattutto culturale,

  6. nettunovivente
    4 Gennaio 2013 at 19:01

    Sempre ricordo quando ero bambino il mio papà vestito da pirata,era carnevale e lui su di un carro allegorico letteralmente “spalava” montagne di dolci sulla folla.Adesso dopo 50 anni vorrei emularlo con lo stesso vestito, stando sul computer e regalare montagne di messaggi di speranza a tutta la ciurma che segue il movimento,buona sorte a tutti.

  7. Pingback: 02/08/2012 Partito Pirata Italiano: come cambiare la politica italiana con Internet. #partitopirata | Pirati | Scoop.it
  8. Pingback: Google che legge le nostre mail, software che legge volti e iride: la privacy e #Anonymous
  9. Pingback: Er Batman come simbolo di un’Italia da rifare. Dalle fondamenta
  10. Pingback: E voi, cosa fate di concreto per cambiare il Paese? #LeRisposteDeiSocial

Newsletter GRATUITA

Iscriviti alla Newsletter: eventi, formazione ed eBook gratuiti per te
Nome:
Cognome:
email:

Seguimi, se non sei un creditore

Follows
  • 42.5k Followers
  • 43.7k Followers
  • 18.6k Followers
  • 51.7k Followers
  • 5.9k Followers
  • 9.9k Followers

Denali hosting

RudyBandiera.com © Copyright 2015