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03 Novembre 2007

Il Papa e lo strano rapporto tra chiesa e tasse

di Rudy Bandiera

Il Papa, dal suo balcone a San Pietro, domina la folla oceanica di cui è il signore e padrone. Da questo punto, elevato moralmente, eticamente, architettonicamente e spiritualmente, è facile dire cose che di primo acchito possono essere considerate come perle di saggezza, anche se sono riflessioni pressappochiste e banali.

Ultimamente, il Santo Padre, è tornato a parlare di tasse e del dovere cristiano che risiede nel pagarle: non solo è civicamente giusto foraggiare lo stato e la spesa pubblica, ma un buon cristiano, educato alla ferrea linea morale di Cristo, lo deve sentire come un impegno del cuore… anche se non è piacevole cacciare i soldi, bisogna farlo.

A parte il fatto che questo discorso è di una banalità disarmante, più che di una saggezza estrema. Anche un bambino capisce che le tasse sono una cosa GIUSTA. Nessuno dice che sono un errore politico o cose simili, ma la gente si lamenta delle modalità di pagamento e della pressione fiscale: non delle imposte ma da come vengono gestite.

Poi io vorrei ricordare a Benedetto XVI, che la chiesa è l’unica istituzione italiana che è agevolata nel pagamento delle suddette cristianissime e moralissime tasse, e questo ci è persino costato un richiamo da Bruxelles: (http://www.repubblica.it)

Ora: ma questo discorso del Papa come deve essere interpretato? Credo che così potrebbe andare: “voi, per essere bravi cristiani dovete pagare le tasse, noi della chiesa, che siamo già bravi cristiani di default, possiamo pagarne un po’ meno…”.

Rudy Bandiera

Divulgatore digitale, #TEDx speaker e Co-founder di NetPropaganda: sviluppo strategie in sinergia con i vari reparti delle aziende o con i professionisti per generare nuovi servizi, progetti e campagne di comunicazione online, creando e rafforzando l’identità di brand o di personal branding. Per la mia biografia, informazioni e contatti vai... alla pagina contatti ;)

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7 Comments

  1. Corvo Rosso
    3 Novembre 2007 at 13:18

    mmmhhh…argomento interessante!!
    vorrei aprire un dibattito…qualcuno dei partecipanti a questo blog può chiarire a me come mai Loro non sono tenuti a pagarle??

  2. Fra
    3 Novembre 2007 at 13:24

    il bello è che lo Stato ci invita anche a donare alla chiesa il 5 per mille…
    e poi sai che figata il prete che deve dichiarare dopo ogni messa quanto ha incassato… il tipo che gira con il cestino ed emette scontrino per ogni offerta… che ridere!!! secondo me nel giro di poco verrebbero istallati dei tornelli all’entrata… per assicurarsi che nessuno entri senza prima aver lasciato la propria offerta…

  3. orsetto lavatore
    3 Novembre 2007 at 13:25

    La chiesa vorrebbe tanto pagarle ma ha il ragioniere in ferie a San Vittore per una ingiusta accusa di molestie ad un catechista 13enne …

  4. Corvo Rosso
    3 Novembre 2007 at 13:34

    cazzo!!…
    hai ragione orsetto…, me ne ero completamente dimenticato….ma noi con il 5 per mille gli daremo una mano a sostenere le spese legali per lui e per tutti gli altri preti brasiliani ingiustamente accusati…

  5. ARDU
    5 Novembre 2007 at 08:35

    La gente che parla dai balconi, non mi è mai piaciuta. Fai quello che dico, ma non quello che faccio .L’anno scorso per ripicca 8 x 1000 l’ho dato alla chiesa Valdese(credo fosse lei). Se tutti i preti i vescovi e tutto il clero al completo, andassero a lavorare, potrebbero fare del bene alla povera gente conosendone i sacrifici. In america, parrocchie che falliscono per non pagare i debiti della pedofilia. Cose da matti la, chiesa che fallisce. ciao belli

  6. Nico
    5 Novembre 2007 at 10:12

    Rammento a tutti che alla kiesa devolviamo (non obbligatoriamente, non ancora…) l’8 per mille. Il 5 per mille è un ulteriore obolo che porta il conto all’1,3%!!!
    Se quei soldi li usassimo per pagare le pensioni, gli ammortizzatori sociali per i precari, i ticket per i “non capienti” (solo per citare qualche esempio banale), avremmo più giustizia sociale e meno corvi neri.
    Ma siamo in Italia e le kaste non si toccano.
    W il 1789!…

  7. aglescia
    5 Novembre 2007 at 15:21

    ma proprio la chiesa ti viene a raccontare queste sciocchezze? ditegli di iniziare a pagare l’ici su tutte le loro proprietà immobiliari … e poi facciamo una botta di conti sul debito pubblico! vedrete come si abbassa! ci mancava solo l’intrusione del mondo cattolico nel mondo civile, che ormai sta cadendo a pezzi senza che nessuno faccia niente!



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