Google ha deciso di formare le nuove generazioni a riconoscere le fake news.
Come mai non è la scuola a farlo?
Ci troviamo in un particolare momento storico dove le generazioni precedenti non sono più in grado di insegnare alle attuali nuove generazioni, soprattutto quando parliamo di web, di social e di riconoscere le notizie vere da quelle che non lo sono.
Di seguito, prima del video, la sbobinatura di quello che dirò nel video stesso, in modo che possiate leggere i sottotitoli oppure, se preferite, seguire direttamente dal post quello che dico nel video. Ci saranno delle imprecisioni “linguistiche”, ma se qualcuno riesce a fare dei video di 5 minuti senza copione, errori e tagli… beh mi dica come si fa :)
Google sta portando avanti un progetto per insegnare ai bambini, ai ragazzini, a riconoscere le fake news.
Ora, due considerazioni molto veloci su questa cosa, davvero molto veloci. La prima è: non dovrebbero essere tutti ad imparare come riconoscere le fake news? Si, ma il punto è che gli adulti non sono strutturati mentalmente per essere in grado di identificare, capire e annusare le fake news, noi siamo cresciuti in un mondo troppo distante da quello che c’è oggi, troppo diverso da quello che c’è oggi, quindi non siamo più in grado di riconoscere una fake news.
Quindi cosa fa Google? Lo fa Google appunto, per i ragazzini, per le nuove generazioni, molto nobile, ma mi viene da pensare non dovrebbe essere la scuola a farla una cosa di questo tipo? Non dovrebbe essere la scuola ad insegnare ai ragazzi come individuare le fake news?
Certo, se la scuola fosse in grado di individuare le fake news, ma visto che la scuola è fatta di persone di una generazione precedente, che non sono in grado di individuare una fake news, allora non possono insegnarlo ai ragazzini.
Quindi ci siamo ridotti in una situazione in cui un’azienda privata che è il più grande distributore di notizie e informazioni di questo pianeta, anzi, che sia mai esistito su questo pianeta, è anche l’azienda che insegna alle persone che prendono da lì le informazioni, che pescano le informazioni, come riconoscere una fake news.
E sapete qual è una delle cose che insegnano, probabilmente una delle più importanti ed evocative? Se non riesci a trovare un insieme di fonti, un largo numero di fonti credibili, che diano, che suggellino, che diano credibilità a quello che tu stai leggendo, allora quello che stai leggendo è falso.
Chi di noi quando legge qualcosa su Facebook, va a controllare se è vero che sia successo? Nessuno. Quindi partendo da questo presupposto, io sono felice che un’azienda privata come Google faccia formazione sui ragazzi che domani saranno gli uomini e le donne che governeranno questo mondo, dall’altra parte penso che noi siamo una generazione che da un certo punto di vista non ha più speranze.
Rock & roll.
Sono autore di libri su innovazione, tecnologia e comunicazione: power creator, docente e gamer, Rudy Bandiera è il mio VERO nome.
Per sapere chi è Rudy Bandiera, informazioni e contatti vai alla pagina info
Eccomi su Amazon amazon.com/author/rudybandiera e libri che ho scritto:
Giugno 2014: Rischi e opportunità del Web 3.0
Maggio 2015: Le 42 Leggi universali del digital carisma
Maggio 2017: Condivide et impera
Marzo 2019: CREA contenuti efficaci
Di seguito alcuni link per ascoltare altri miei contenuti, su canali un po’ meno consueti.
Audible: “Vita da web”: http://bit.ly/2Zze86B
Spotify: “Rudy Bandiera docet”: https://spoti.fi/31H7E7t